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Forex: su quali valute investire nel 2015? Ecco chi può vincere e chi perdere
lunedì 22 dicembre 2014, di
Il 2014 sta per volgere al termine e sul forex continua a regnare incontrastato il predominio del dollaro americano, che sta mostrando i muscoli già da diversi mesi nei confronti delle major currencies. Il biglietto verde ha guadagnato molto anche nei confronti delle valute dei mercati emergenti, affossate da problemi economici, geopolitici o semplicemente dalla fine del tapering da parte della FED. L’istituto di Washington si appresta ora ad effettuare il primo ritocco verso l’alto ai tassi di interesse negli USA, ormai fermi tra 0% e 0,25% dal 2006.
La maggior parte degli specialisti del forex è pronto a scommettere sul proseguimento del bullish trend del dollaro statunitense, in particolare contro euro, yen, sterlina e franco svizzero. Il greenback dovrebbe beneficiare sia della politica monetaria della FED sempre meno accomodante, e pronta a trasformarsi definitivamente in restrittiva, sia del buon tasso di crescita economica. Gli analisti si aspettano che il cambio euro/dollaro possa muoversi anche sotto i minimi di 1,2040, toccati a fine luglio 2012. I target sono mediamente compresi tra 1,20 e 1,10.
L’euro dovrebbe restare complessivamente debole, con rischi al ribasso anche contro quelle valute che aveva messo in difficoltà negli ultimi tempi (yen, commodity currencies e valute esotiche). Il piano di quantitative easing appare quasi inevitabile e la BCE continuerà a portare avanti una politica monetaria ultra-espansiva almeno per altri due anni. La sorpresa del 2015 sul forex potrebbe essere lo yen, sul quale gli investitori restano posizionati massicciamente al ribasso.
Se il sentiment dovesse peggiorare e le borse iniziare a registrare un sell-off duraturo, la moneta nipponica avrebbe grosse chance di realizzare guadagni consistenti grazie al suo status di asset rifugio. Il cambio dollaro/yen non dovrebbe comunque muoversi al di sotto di 110-105, con buone possibilità di raggiungere anche 125-130 nel primo trimestre del prossimo anno. Le valute oceaniche (Aussie e Kiwi) potrebbero reagire dopo un biennio difficile, magari i concomitanza con una lieve ripresa dei prezzi delle commodity.
Gli analisti restano scettici sulle possibilità di ripresa di valute emergenti come il rublo russo e il real brasiliano, che dovrebbe continuare a muoversi in un clima di elevata volatilità. Le sorprese in negativo potrebbero essere la sterlina e il franco svizzero. Nel primo caso le elezioni di maggio 2015 dovrebbero creare pressioni ribassiste sul pound, mentre la valuta rossocrociata potrebbe finalmente deprezzarsi grazie a interventi straordinari da parte della banca centrale svizzera. La valutazione del cross euro/franco, da tempo schiacciata poco sopra il peg di 1,20, potrebbe cominciare a muoversi con decisione verso l’alto, puntando a quota 1,2250 prima e 1,25 poi.