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Forex: euro-dollaro vicino ai massimi di 9 settimane. Debole il dollaro, dati USA misti
giovedì 30 aprile 2015, di
Il dollaro USA rimane moderatamente più debole contro le valute principale nel forex trading di giovedì: sia gli ultimi report economici degli Stati Uniti più forti del previsto, sia l’ultima dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve continuano a pesare sul biglietto verde.
Il Dipartimento del Lavoro ha riferito che il numero di persone che hanno presentato una richiesta di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 25 aprile è sceso di 34.000 unità a 262.000 - il minimo di 15 anni - dal totale della scorsa settimana di 296.000 unità. Gli analisti si aspettavano che le richieste di sussidi di disoccupazione diminuissero di 6.000 unità a 290.000 in riferimento alla scorsa settimana.
Ancora, il Dipartimento del Commercio ha riferito che la spesa personale negli Stati Uniti è cresciuta dello 0.4% il mese scorso, al di sotto delle aspettative per un guadagno dello 0,5%.
La spesa personale era aumentata dello 0,2% nel mese di febbraio.
Il report ha mostrato inoltre che il reddito personale è rimasto piatto nel mese di marzo, mancando le previsioni per un aumento dello 0,2% e dopo aver raggiunto lo 0,4% a febbraio.
Il gruppo di ricerca di mercato Kingsbury International ha riferito indice PMI di Chicago è migliorato di 6,0 punti a 52,3 questo mese, da una lettura a 46,3 nel mese di marzo. Gli analisti si aspettavano che l’indice arrivasse a 50,0 ad aprile.
Il dollaro USA era già entrato sotto pressione dopo che la Federal Reserve ha menzionato la debolezza dell’economia statunitense, dicendo che terrà conto delle condizioni del mercato del lavoro, delle pressioni inflazionistiche e delle aspettative sugli sviluppi finanziari internazionali per decidere quando iniziare ad aumentare i tassi di interesse.
Per approfondire: Dichiarazione FOMC: i 3 punti chiave sul rialzo dei tassi
L’indice del dollaro, che misura la forza del biglietto verde contro un paniere ponderato di sei valute principali, è sceso dello 0,13% a 95,17, in aumento rispetto ai minimi di due mesi raggiunti nella sessione di oggi a quota 94.48.
Il cambio euro dollaro EUR/USD è in salita dello 0.72% a quota 1.1210, poco al di sotto dei massimi di nove settimane a quota 1.1249, raggiunto nelle prime ore della giornata.
La moneta unica si è rafforzata dopo che i dati hanno mostrato che l’inflazione dei prezzi al consumo nella zona euro è rimasta piatta questo mese, contro le aspettative di un calo dello 0,1% e dopo un calo dello 0,1% nel mese di marzo.
Il tasso è al di sotto dell’1% da 18 mesi consecutivi, ben al di sotto del target della Banca centrale europea vicino al 2%.
Un report separato ha mostrato che il tasso di disoccupazione dell’eurozona si mantiene all’11,3% in riferimento allo scorso mese, il livello più basso dal giugno 2012. Gli analisti si aspettavano che il tasso scendesse all’11,2%.