Forex: Yen in ripresa nel 2015? Se cadono le borse, è molto probabile

Lo yen giapponese è stata una delle valute più vendute degli ultimi due anni, a causa dell’avvio della politica monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan che tra aprile 2013 e ottobre 2014 ha ampliato la base monetaria di 80.000 miliardi di yen all’anno, configurando così un mastodontico programma di quantitative easing. Il Giappone, che ha il debito pubblico più alto al mondo in relazione al pil (quasi al 250%), soffre di problemi cronici di natura macroeconomica derivanti da oltre un decennio di deflazione.

La BOJ ha lanciato un piano di acquisto di asset eccezionale, coadiuvata dal fondo pensione nazionale giapponese (Gpif) che ha deciso di sostenere la politica economica del governo Abe aumentando clamorosamente il peso degli acquisti di asset rischiosi in portafoglio. I risultati economici sono comunque stati finora altalenanti, complice la stretta fiscale generata dall’aumento dell’Iva. Il pil giapponese è crollato del 7%, portando il paese del Sol Levante in recessione tecnica. Lo yen resta sotto pressione, tanto che in due anni ha perso quasi il 40% del proprio valore contro il dollaro americano.

La maggior parte degli analisti finanziari ritiene che lo yen continuerà a deprezzarsi nel 2015, con il cambio dollaro/yen che potrebbe spingersi fino a 124 prima e 135 poi nei prossimi 6-12 mesi. Tuttavia, considerando che anche altre banche centrali sono pronte a intervenire per attuare la svalutazione competitiva della propria valuta, il trend di deprezzamento della divisa nipponica potrebbe quantomeno rallentare. E se le borse dovessero iniziare a scendere con decisione, lo status di asset rifugio dello yen potrebbe favorirne un’inaspettata ripresa. Uno scenario di risk off sui mercati nel 2015 potrebbe riportare il cambio dollaro/yen anche intorno a 105-100.