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Forex: EUR/USD non cede il supporto di 1,11. Al dollaro non bastano Yellen e pil migliore del previsto
venerdì 25 settembre 2015, di
Il tasso di cambio Euro/Dollaro si avvia a chiudere la settimana con il segno meno, ma l’ultima seduta sta regalando comunque un sorprendente rimbalzo tecnico nonostante le parole della chairwoman della FED e l’ottimo dato sul pil americano. Il cambio EUR/USD continua a tenere il supporto chiave di 1,11, anche se la risalita appare ancora molto complicata. Tra 1,13 e 1,1450 si è formata un’ampia zona di resistenza, dalla quale i grandi venditori (non solo di breve termine) provano ad accumulare posizioni short in vista di un nuovo sell-off da qui a fine anno verso i bottom annuali di area 1,0460.
D’altronde il numero uno della Federal Reserve, ovvero Janet Yellen, ha fatto intendere che l’istituto monetario di Washington è pronto ad aumentare i tassi di interesse negli Stati Uniti entro la fine del 2015, procedendo poi con graduali incrementi nel successivo biennio. Gli investitori hanno apprezzato le parole della Yellen, evidenziando un sentiment positivo rispetto alle ultime sessioni. E’ piaciuto ancora di più il risultato relativo alla seconda lettura del pil Usa del secondo trimestre, rivisto al rialzo al 3,9% dal precedente 3,7% (già di per sé molto positivo).
Il dato è stato superiore alle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano un risultato invariato rispetto alla precedente lettura. Sul forex il cambio Euro/Dollaro è prima sceso sull’area di supporto di 1,11, toccando un bottom intraday a 1,1116 dopo il minimo di 1,1105 di ieri, poi è ripartito al rialzo tornando fin sopra 1,12. La sensazione è che possa esserci un approfondimento rialzista all’inizio della prossima ottava, ma probabilmente non oltre 1,13. Di converso, in caso di improvvisa discesa sotto il supporto chiave di 1,11, la quotazione dovrebbe scendere con decisione fino al supporto successivo di 1,10 per poi puntare eventualmente al key support di 1,08.