Home > Altro > Archivio > Forex 2015: i trend e le previsioni per il trading di valute
Forex 2015: i trend e le previsioni per il trading di valute
martedì 6 gennaio 2015, di
Ogni buon trader ha già fatto un bilancio dell’anno passato e si prepara ad affrontare il 2015 con tutti i buoni propositi tipici del forex trader: attenzione al money management, cura nel posizionare gli stop loss order, seguire trend più o meno sicuri.
Nel pianificare il 2015 e scegliere quali saranno i cambi su cui sarà meno pericoloso speculare, questo articolo potrà essere molto utile.
Ecco i trend e le previsioni nel mondo del forex per l’anno 2015: quali saranno le tendenze che già conosciamo e qual è invece la misteriosa contro-tendenza che potrebbe fruttare un guadagno inaspettato?
Draghi e il QE su larga scala
Nonostante la previsione di taglio ai tassi di interesse, il quantitative easing (alleggerimento quantitativo) del credito e i prestiti illimitati alle banche da parte della Banca Centrale Europea nel 2014, non c’è ancora una grande forza trainante e positiva per l’Eurozona, così la situazione del settore produttivo continua ad indebolirsi e l’inflazione scende sempre di più.
Con la minaccia e il pericolo di deflazione per l’Eurozona, sembra che sia finito i temporeggiare per il presidente della Bce Mario Draghi, che annuncia quindi un grande programma di quantitative easing (QE).
Se Mario Draghi dovesse attuare concretamente il QE, in molti prevedono ci vorrà un bel poì di tempo perché fare in modo che 19 paesi con differenti livelli di stabilità economica (e voglia di pagare il conto) concordino con un massiccio programma di QE stile Stati Uniti è una grande, enorme sfida.
Se l’inflazione continuerà a scendere, Draghi non avrà altra scelta che cedere e dare il via al quantitative easing.
2015: l’anno del dollaro
Come già previsto a suo tempo per il 2014, anche nel 2015 è facile prevedere come il dollaro sarà la valuta più forte e competitiva.
Nel 2014, abbiamo visto la forza del USD non solo vincere sulle altre valute, ma anche su altri mercati come le materie prime. Il tutto innescato da un rafforzamento dell’economia statunitense, la fine del programma di acquisto di obbligazioni da parte della Federal Reserve e la speculazione di un rialzo dei tassi Fed che avverrà nel 2015.
L’andamento dell’economia degli Stati Uniti sta vivendo un trend di miglioramento di molti indicatori (il calo del tasso di disoccupazione, l’aumento del PIL) e si prevede continuerà nel 2015, con il prezzo al minimo della benzina che fornirà un’ulteriore spinta all’economia di consumo.
L’inflazione però è ancora bassa: sarà quindi probabile assistere ad un aumento dei tassi di interesse, ma sarà una mossa molto lenta e ponderata da parte della Fed.
EUR/USD a 1.0000?
Il trend del cambio EUR/USD a sfavore dell’euro è destinato a continuare nel 2015, soprattutto una volta rotta l’importante area di supporto a 1.2000.
La prossima area di supporto importante per il cross valutario potrebbe essere attorno all’1,1700 (la stessa area di supporto prima della crisi finanziaria del 2008), ma con la giusta combinazione tra il rialzo dei tassi della Fed e l’arrivo del QE da parte della BCE, un movimento di 2000 pip non è fuori questione, già avvenuto negli ultimi 6 mesi del 2014.
Naturalmente, le sorprese sembrano uscir fuori sempre dal nulla, ma in questo scenario, i trader potranno riuscire ad avere il controllo della situazione nel corso del 2015.
La controtendenza del 2015
Andare lunghi sullo yen. Mossa azzardata, ma se la Fed alzasse davvero i tassi di interesse nei mercati degli Stati Uniti si entrerebbe in modalità di avversione al rischio, e lo yen giapponese potrebbe forse beneficiarne, come anche altri mercati globali.
Le coppie valutarie da tenere sott’occhio sono le comdoll contro lo yen, ma con il USD/JPY in movimento di quasi 4000 pips in più rispetto agli ultimi due anni, non sarebbe la fine del mondo affermare che potrebbe esserci un notevole scatto all’indietro anche per questa coppia.
Questa situazione da molti potrebbe essere vista come una perdita certa, ma se si gioca fino in fondo, la ricompensa potrebbe essere enorme.
Libera traduzione dal blog d’opinione personale di Piponomics