Home > Altro > Archivio > Ferrovie dello Stato: in attesa di Alitalia, sale il programma di debito
Ferrovie dello Stato: in attesa di Alitalia, sale il programma di debito
martedì 23 ottobre 2018, di
Questa settimana dovrebbe essere decisiva per il destino Alitalia: entro il 31 ottobre Ferrovie dello Stato dovrà presentare la sua offerta vincolante per rilevare la compagnia aerea. Imminente dovrebbe essere anche la scelta del vettore internazionale che verrà coinvolto nell’operazione di salvataggio.
Intanto, sul piano finanziario, FS ha annunciato l’intenzione di aggiornare il Programma di emissioni obbligazionarie, ampliando il plafond fino a 7 miliardi.
Sul valore del bond, però, pesa l’incognita delle agenzie di rating: un eventuale declassamento dell’Italia sarebbe un duro colpo anche per le obbligazioni del gruppo.
FS aggiorna il Programma di emissioni obbligazionarie
Dunque, Ferrovie ha deciso di aggiornare il Programma di emissioni obbligazionarie, riservato agli investitori istituzionali. Il gruppo ha portato il plafond massimo da 4,5 miliardi fino a 7 miliardi di euro con l’obiettivo di utilizzare le risorse per investire sul rilancio del trasporto regionale, attraverso i green bond.
A settembre, infatti, il gruppo ha presentato i nuovi treni dai nomi evocativi, Rock e Pop, che entreranno progressivamente in servizio nelle regioni italiane a partire dal mese di maggio del prossimo anno, con lo scopo di migliorare il servizio dedicato ai pendolari. I due convogli, interamente prodotti in Italia, sono riciclabili al 95% e garantiscono una riduzione dei consumi energetici di circa il 30%.
I capitali di debito come fonte di finanziamento
Sul Programma, quotato alla borsa di Dublino, restano per ora confermati i rating di S&P e Fitch – per entrambi BBB – ma il valore dei bond di Fs resta fortemente legato al giudizio delle due agenzie sull’Italia: in caso di declassamento, anche le emissioni obbligazionarie di Ferrovie ne soffrirebbero.
I capitali di debito rappresentano uno strumento importante per la strategia finanziaria del gruppo: il denaro prestato a Fs da investitori istituzionali viene investito nei progetti di crescita aziendale.
Ad oggi, le emissioni sono 9, valgono poco meno di 4 miliardi di euro e corrispondono a circa il 40% delle fonti di finanziamento del gruppo.
L’offerta su Alitalia
Intanto, i tempi stringono sul fronte Alitalia e per fine mese è attesa la presentazione dell’offerta vincolante di Ferrovie per rilevare la compagnia italiana. Il progetto prevede che Fs entri al 100% nella società attualmente commissariata per poi farsi affiancare da un vettore internazionale, al quale sarebbe ceduta una partecipazione nel capitale. Nel nuovo asset societario, entrerebbe anche il Mef con una quota intorno al 15%.
Secondo indiscrezioni, mentre a Roma si è già svolto il primo tavolo tecnico tra i commissari di Alitalia e alcuni manager di Ferrovie dello Stato, non ci sarebbe solo Lufthansa pronta a entrare in gioco. Un forte interesse sarebbe stato manifestato anche da Delta Airlines, che avrebbe già dato mandato agli advisor finanziari e legali. Sia i tedeschi che gli americani, comunque, sarebbero indirizzati a detenere una quota di minoranza, ben inferiore al 50%.
C’è infine la questione del prestito ponte da 900 milioni erogato in due tranche dallo Stato alla compagnia: andrà restituito con gli interessi di circa il 10%, per una somma finale di poco superiore a un miliardo di euro.
Nelle intenzioni del governo si vorrebbe convertire il prestito in una partecipazione azionaria del Tesoro nel nuovo assetto societario, ma l’operazione potrebbe ricevere lo stop dell’Ue, perché vicina a violare le norme europee sulla concorrenza.