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Europa in crisi? La Germania va controcorrente e aumenta gli stipendi. Ecco come e perché
venerdì 1 marzo 2013, di
Mentre nel resto d’Europa, non si fa altro che parlare di crisi, di record di disoccupazione e di inflazione alle stelle, la Germania sembra andare controcorrente e lo dimostrano i dati che vengono rilasciati in queste settimane: l’inflazione è infatti adesso sotto il 2%, i disoccupati continuano a diminuire e addirittura c’è chi decide di offrire un bonus di produzione di circa 7.200 euro ai suoi 100mila dipendenti, un bonus addirittura più basso rispetto a quello di 7.500 euro del 2012.
Stiamo parlando della Volkswagen, leader delle quattroruote e terza delle case automobilistiche mondiali. Oltre a questo, l’azienda di Wolfsburg si prepara a concedere nuovi aumenti salariali.
Soddisfatto il leader del consiglio di fabbrica, Bernd Osterloh, che ha dichiarato, “I venti sono contrari, parecchi nel settore lottano per la sopravvivenza. Alla Volkswagen, invece, malgrado la crisi delle vendite in Europa occidentale e meridionale, abbiamo un premio legato ai risultati".
Aumenti degli stipendi
Sono stati richiesti prima dal più grande sindacato tedesco, Ig Metall, che ha rivendicato un aumento del 5,5% dopo quello ottenuto l’anno scorso del 4,3%, mentre il sindacato Verdi ha richiesto un aumento del 6,5% per i dipendenti pubblici.
Secondo le stime, nel corso del 2013, gli stipendi dei cittadini tedeschi potrebbero aumentare del 3%, registrando così il quarto anno consecutivo di crescita, dopo il 2,6% del 2012.
Tale aumento potrebbe forse coincidere con le prossime elezioni di autunno; il ministro del Lavoro Ursula von der Leyen, ha parlato a tal proposito con il quotidiano economico finanziario francese Les Echos, al quale ha dichiarato: "Prima di tutto abbiamo stabilito che ogni disoccupato abbia diritto a un impiego o alla riqualificazione piuttosto che a un sussidio. Poi abbiamo reso il mercato del lavoro più flessibile. Il nostro credo è esigere e incoraggiare: si può costringere un disoccupato ad accettare un lavoro, ma in compenso sarà aiutato".
La superiorità del mercato del lavoro tedesco
A differenza degli altri mercati del lavoro europei, quello della Germania è migliore sotto diversi punti di vista: è più flessibile, vanta di un sistema efficiente di formazione, in quanto gli istituti scolastici ad indirizzo tecnico collaborano strettamente con le aziende, permettendo così agli studenti maggiori possibilità di accesso al lavoro.
Questo ha fatto sì che il numero dei disoccupati scendesse di 3mila a 2,92 milioni di persone, con un tasso di disoccupazione fermo al 6,9%.