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Euro-Dollaro: dopo i minute FOMC parola a BCE e Draghi. Target 1,1548$?
giovedì 7 aprile 2016, di
L’Euro-Dollaro si muove in cauto rialzo dopo la pubblicazione dei minute FOMC di ieri. Il tono “dovish” della riunione di marzo dell’organo centrale statunitense ha spinto il Dollaro americano ai minimi di 17 mesi verso alcune valute maggiori.
Tuttavia, nei verbali è emerso che due membri del board erano a favore già per un rialzo a marzo (di cui uno non votante) mentre sembra esserci unità per non rialzare i tassi ad aprile. C’è da dire che alcuni membri che hanno votato a favore per un non-rialzo il mese scorso, hanno rilasciato ultimamente dichiarazioni più da falco (Bullard e Rosengren per fare degli esempi).
Oggi comunque sarà una giornata molto importante poiché prenderanno la parola il presidente della BCE, Mario Draghi, davanti alla Commissione UE mentre il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, questa sera terrà un discorso all’International House di New York. Inoltre alle 13:30 verranno rilasciati i minute BCE relativi alla riunione di marzo.Sul fronte market mover invece non sono previsti in uscita particolari dati macro, il focus quindi sarà proiettato tutto sulle parole della Yellen e di Draghi.
Euro-Dollaro: effetto minute FOMC
I verbali di marzo del FOMC spingono a rialzo il cambio Euro-Dollaro che al momento registra una variazione positiva del +0,16% a quota 1,1418$. Ieri sera, dopo la pubblicazione dei minute, il cross è salito anche se in modo meno consistente delle altre occasioni.
Dai verbali è emerso un tono da colomba del FOMC, visto che c’è stata quasi l’unanimità nel votare a favore di un non-rialzo dei tassi a marzo.
Solo 2 membri si sono espressi contro tale decisione, di cui uno senza diritto di voto. Tuttavia, nonostante i toni dei verbali, il FOMC ha in agenda di alzare i tassi quest’anno almeno due volte e questo è emerso anche dalle ultime dichiarazioni di alcuni membri del board notoriamente dovish come Bullard, Rosengren e Dudley.
Euro-Dollaro: Fed rialzerà i tassi almeno due volte - Rabobank
Gli analisti di Rabobank ritengono che sull’agenda della Fed ci siano almeno 2 rialzi dei tassi per quest’anno.
Gli esperti della casa d’affari ritengono che dai verbali FOMC emerge la volontà dei membri di effettuare due strette monetarie entro l’anno che, presumibilmente, dovrebbero avvenire nel mese di giugno e in quello di dicembre.
Euro-Dollaro: focus su Yellen, Draghi e BCE. Pochi i dati macro in uscita
In attesa di come reagiranno le Borse europee ai verbali, l’attenzione di oggi sarà focalizzata sull’intervento del presidente della BCE, Mario Draghi, alla Commissione Europea previsto tra le 09:00 e le 12:30 italiane.
In più alle ore 13:30 verranno pubblicati i minute della BCE sempre relativi alla riunione di marzo. Infine, questa sera il presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, terrà anch’essa un discorso all’International House di New York (un’organizzazione no-profit di studenti).
Per la seduta odierna non sono previsti dati macro rilevanti in uscita. Gli unici market mover di rilievo che verranno pubblicati oggi sono le richieste iniziali e continue di disoccupazione negli USA, in uscita alle 14:30 italiane.
Euro-Dollaro: analisi tecnica su base daily
Per quanto visto in precedenza, si preannuncia una giornata particolarmente volatile per il cambio Euro-Dollaro. La concomitanza di dichiarazioni dei massimi vertici di BCE e Fed, unitamente alla pubblicazione dei minute della banca centrale europea saranno i driver della volatilità del cross.
Il quadro grafico dell’Euro-Dollaro è sempre rialzista anche se al momento il cambio sembra essersi preso una pausa di consolidamento nell’area compresa tra 1,135$ e 1,145$. Nella seduta di ieri il cross ha tentato nuovamente il test del supporto in area 1,1337$ che si è rivelato ancora un livello chiave da cui ripartire.
Il completamento della formazione a V, con relativo pullback, suggerisce che il target del cambio sia la zona di 1,1548$. Gli indicatori tecnici segnalano ancora un’ampia fase rialzista con il RSI che si muove sempre poco al di sotto della zona di ipercomprato e l’ADX che segnala una forte direzionalità positiva.
Per raggiungere il target di fondo, il cambio dovrà prima oltrepassare la zona di resistenza in viola a quota 1,1441$ oltre la quale il target finale sarebbe decisamente alla portata.
