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Equitalia: scadenza sanatoria posticipata al 31 marzo
venerdì 21 febbraio 2014, di
Nel pomeriggio di ieri è arrivato il via libera del Senato alla proposta di modifica al decreto legge sugli enti locali. E’ previsto un piano triennale di rientro dal buco di bilancio di Roma grazie ad un piano di dismissione delle partecipate del comune della capitale.
Tra le novità più importanti approvate dal Senato, c’è la proroga di un mese alla sanatoria delle cartelle di Equitalia. La scadenza, inizialmente fissata al 28 febbraio, slitterà invece, al 31 marzo.
Tra le altre novità del decreto, l’anticipazione del termine per la regolarizzazione del personale precario delle Regioni; lo slittamento di sei mesi, dal 31 dicembre 2013 al 30 giugno 2014, del termine per l’esercizio della facoltà di recesso da parte delle amministrazioni dai contratti di locazione di immobili, i cosiddetti affitti d’oro.
Sanatoria cartelle Equitalia
La legge di stabilità 2014 ha introdotto una sanatoria delle cartelle esattoriali di Equitalia per andare incontro ai cittadini in difficoltà. Si tratta della possibilità di pagare i propri debiti in un’unica soluzione, ma senza interessi di mora e interessi per ritardata iscrizione a ruolo.
L’adesione agevolata a favore dei contribuenti, vale per i debiti contratti fino al 31 ottobre 2013 e sarebbe dovuta scadere il prossimo 28 febbraio. Grazie alle modiche votate ieri al Senato i contribuenti hanno tempo fino al 31 marzo per aderire alla sanatoria.
Il contribuente non sarà avvertito della possibilità di aderire alla sanatoria, dovrà verificare lui stesso la propria situazione fiscale per individuare i debiti che possono rientrare nel pagamento agevolato. Verificata la presenza dei requisiti, si deve versare il proprio debito in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2014.
Nel conteggio del proprio debito non saranno calcolati:
- gli interessi di mora, che maturano dalla data di notifica della cartella in caso di mancato pagamento delle somme entro i 60 giorni previsti,
- né il tributo relativo agli interessi per ritardata iscrizione a ruolo.
La sanatoria non riguarda solo i tributi erariali ma anche tributi come il bollo dell’auto e le multe per la violazione del codice della strada. Restano esclusi, invece, i debiti Inps e Inail.