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Enrico Letta analizzato dalla stampa estera. Come potrà influenzare l’euro?

venerdì 26 aprile 2013, di Erika Di Dio

Nel novembre del 2011, il tecnocrate Mario Monti è entrato in carica come primo ministro, quando Silvio Berlusconi, circondato dagli scandali, si è dimesso. Monti ha fatto un buon lavoro nel ripristinare la credibilità dell’Italia sui mercati finanziari, tuttavia, non è riuscito a raccogliere il sostegno politico sufficiente per mantenere il suo posto.

Il suo mandato si è concluso nel mese di dicembre dello scorso anno, quando il partito di Berlusconi ha ritirato il suo sostegno e, di conseguenza, ha costretto Monti a dimettersi.

Le elezioni generali si sono svolte lo scorso febbraio in uno sforzo per l’Italia di formare un nuovo governo. Tuttavia, il risultato è stato inconcludente e il paese è stato lasciato senza un leader ... Almeno, fino ad ora.

La scorsa settimana, il presidente italiano Giorgio Napolitano ha esteso il suo mandato come presidente d’Italia. Di solito, il ruolo del presidente è per lo più cerimoniale. Ma in tempi di crisi, come quello in cui si trova il paese, egli ha il potere di nominare un primo ministro. Tra una manciata di concorrenti, Napolitano ha scelto Enrico Letta.

Conosciamo il nuovo premier italiano

A soli 47 anni, Enrico Letta sta per diventare il più giovane primo ministro nel paese dal 1987. Vicesegretario del Partito popolare italiano dal gennaio 1997 al novembre 1998, a 32 anni assume la carica di ministro per le Politiche Comunitarie con il primo governo D’Alema, diventando il più giovane italiano nella politica italiana del dopo-guerra. Nel 2000 diventa ministro dell’Industria, Commercio e Artigianato nel secondo governo D’Alema. Nel 2001 diventa deputato per la prima volta e s’iscrive alla Margherita.

Come può influenzare l’euro?

Non si può negare che Letta ha degli stretti legami con l’ex premier Berlusconi. Lo zio di Letta, Gianni Letta, è stato infatti il braccio destro dietro le quinte per il famigerato "bad boy" della politica italiana.

Alcuni pensano che il fatto che egli sia vicino a Berlusconi sia un bene, in quanto renderebbe più facile mettere d’accordo i loro partiti sulle decisioni più importanti. Abbiamo già assistito a ciò quando Bersani si è dimesso dalla carica di leader del Partito Democratico, e Letta ha votato con Berlusconi, il leader del Popolo della Libertà, per mantenere Napolitano in carica.

Naturalmente, ci sono membri del partito di Letta che non sono troppo contenti dei suoi legami con Berlusconi. A meno che lui sia in grado di ottenere il loro sostegno, potrebbe avere difficoltà a garantire il supporto sufficiente per la sua leadership.

Inoltre, alcuni sono scettici sulla possibilità di Letta di macchiare la credibilità che Mario Monti ha stabilito per l’Italia. Dopo tutto, Monti ha ricevuto grandi elogi per la sua rigorosa attuazione delle riforme di bilancio. Letta ha già espresso la sua intenzione di guidare l’Italia fuori dalla pesante austerità e concentrarsi di più sul rilancio dell’occupazione e dell’attività aziendale.

Per ora, però, i mercati non sembrano troppo preoccupati per l’impatto potenziale di leadership di Letta sulla situazione del debito italiano o sull’economia globale. Essere stati in grado di trovare un nuovo leader per il paese è già una buona notizia per l’euro, in quanto l’Italia è riuscita finalmente a porre fine ai suoi due mesi di stallo politico.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Babypips

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