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Elezioni europee 2014: quando, come e perché è importante votare. Ecco la guida per il 25 maggio
martedì 6 maggio 2014, di
Il conto alla rovescia indica che mancano meno di 20 giorni alle elezioni europee 2014. Le europee di maggio, ancora più delle precedenti, sono importanti per il futuro dell’Europa e degli stati membri dell’Unione. L’elezione degli eurodeputati e del candidato alla presidenza della commissione europea avranno delle ripercussioni importanti sulla direzione che prenderà l’Unione europea nei prossimi 5 anni.
Per questo motivo è importante avere un quadro preciso della situazione e dell’importanza delle elezioni europee 2014. Questo articolo cerca di offrire una guida utile e chiara alle europee del 22-25 maggio 2014.
Quando si vota
Ogni paese membro ha la facoltà di decidere quando mandare i proprio cittadini alle urne scegliendo le date comprese nel periodo elettorale tra il 22 e il 25 maggio indicato dal Parlamento europeo.
Gli elettori italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto per le elezioni europee domenica 25 maggio. Il voto espresso dagli elettori eleggerà 73 deputati che andranno a rappresentare gli interessi dell’Italia presso il Parlamento europeo. I risultati delle elezioni di tutti i 28 paesi membri saranno annunciati la sera stessa di domenica 25 maggio.
Il Parlamento europeo
Le elezioni di maggio 2014 hanno lo scopo di rieleggere i rappresentanti presso il parlamento europeo dei 28 paesi che fanno parte dell’Unione. Le europee portano alle urne circa 500 milioni di elettori che avranno il compito di eleggere 751 deputati. In realtà attualmente, in seguito dell’adesione della Croazia all’Unione europea nel luglio 2013, i deputati al Parlamento europeo sono diventati 766, ma questo numero sarà ridotto a 751 alle prossime elezioni e rimarrà allo stesso livello in futuro.
La ripartizione dei 751 seggi tra i 28 paesi avviene in base al principio di "proporzionalità decrescente" secondo il quale i paesi con una maggiore consistenza demografica dispongono di più seggi rispetto ai paesi meno popolosi, ma questi ultimi hanno più seggi di quanti sarebbero previsti applicando strettamente il principio di proporzionalità.
Il Presidente della Commissione europea
Le prossime elezioni europee sono le prime che tengono conto delle nuove disposizioni previste dal trattato di Lisbona entrato in vigore nel 2009. Tali disposizioni conferiscono agli elettori e al Parlamento Europeo una serie di nuovi e importanti poteri.
Tra questi, la novità principale introdotta dal trattato consiste nel fatto che, quando gli Stati Membri dell’Unione nomineranno il candidato a presidente della Commissione europea, per la prima volta saranno obbligati a tenere conto dei risultati delle elezioni europee. Il nuovo Parlamento dovrà poi "eleggere" il presidente della Commissione: il candidato alla presidenza dovrà presentare il suo programma politico al Parlamento che dovrà approvarlo a maggioranza assoluta, ovvero 376 deputati su 751.
Su 13 partiti politici europei, soltanto 5 di loro hanno nominato un candidato come successore di José Manuel Barroso. Ecco i partiti e i loro candidati:
- L’EPP ha nominato Jean-Claude Juncker, ex primo ministro del Lussemburgo ed ex presidente dell’Eurogruppo;
- il PES ha candidato Martin Schulz, attuale presidente del Parlamento Europeo;
- i Liberali e i Democratici hanno optato per Guy Verhofstadt, ex primo ministro del Belgio e attuale leader del gruppo dei Liberali al PE;
- i Verdi hanno nominato una coppia di deputati, il francese José Bové e il tedesco Ska Keller;
- la Sinistra Europea ha proposto Alexis Tsipras, leader del partito greco SYRIZA.
Per approfondire sui candidati alla Presidenza: Elezioni europee 2014: candidati alla Presidenza e modalità di voto. Tutto ciò che dovete sapere
Come si vota in Italia
Come già detto le elezioni europee in Italia si tengono domenica 25 maggio. Le modalità di elezione dei deputati del Parlamento europeo sono disciplinate autonomamente da ogni Stato membro sulla base di alcuni principi comuni stabiliti dall’Unione europea. Il meccanismo italiano per la votazione e l’elezioni dei deputati europei, i finanziamenti ai partiti e la disciplina della campagna elettorale sono ampiamente illustrati nel Manuale elettorale per le elezioni europee 2014 a cura della Camera dei deputati.
Riassumendo: l’elezione dei deputati italiani avviene con sistema proporzionale ed è possibile esprimere il voto di preferenza per singoli candidati. Il territorio italiano è diviso in cinque grandi circoscrizioni elettorali: Nord-ovest, Nord-est, Centro, Sud, Isole. Ogni circoscrizione elegge un numero di deputati proporzionale al numero di abitanti che risulta dall’ultimo censimento della popolazione. Sono ammesse all’assegnazione dei seggi le liste che hanno conseguito sul piano nazionale almeno il 4% dei voti validi espressi (Qui per approfondire sulla soglia di sbarramento al 4%)
Rappresentanza di genere a preferenze
La scheda elettorale è unica, si vota per una delle liste e si possono esprimere da una a tre preferenze. La legge del 22 aprile 2014, la numero 65 ha modificato la legge elettorale europea per rafforzare la rappresentanza di genere. Le legge definitiva però sarà applicata soltanto nel 2019, alle prossime elezioni europee, per la tornata elettorale di maggio 2014 sarà valida una disciplina transitoria che prevede la tripla preferenza di genere: nel caso in cui l’elettore decida di esprimere tre preferenze, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, due uomini e una donna oppure due donne e un uomo, pena l’annullamento della terza preferenza.
I partiti italiani
Presso la sezione centrale dei servizi elettorali al Viminale sono stati presentati più di 60 simboli per le elezioni europee di maggio. Molti simboli tradizionali, di partiti e movimenti affermati, ma anche altri più fantasiosi e innovativi come ad esempio Forza Juve. Bunga bunga Usei presentato dall’Unione sudamericana emigrati italiani.
I partiti in lotta per aggiudicarsi i 73 seggi disponibili per l’Italia sono il Partito Democratico, primo partito secondo i sondaggi, Movimento 5 Stelle, Forza Italia che hanno la certezza di superare la soglia del 4% ed entrare in parlamento. Per gli altri la partita europea si gioca sul filo del rasoio. I partiti in corsa per raggiungere il 4% sono: Nuovo centrodestra, Lega nord, L’altra Europa con Tsipras e Fratelli d’Italia, gli altri possono sperare soltanto in un miracolo. (Qui per leggere candidati e programmi dei principali partiti)