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Ecco cosa sottovaluta Draghi sul QE
venerdì 17 aprile 2015, di
Quello che fa una banca centrale è solo metà dell’opera.
Il resto è dato da quanto si riesce a convincere i mercati e il pubblico circa la l’efficacia delle proprie azioni.
I mercati si erano mantenuti cauti all’avvio del QE negli Stati Uniti e in Giappone, incerti su cosa esattamente significasse e sulle conseguenze che avrebbe avuto sul mercato. Il che ha costretto la Fed ed altre banche centrali a raggiungere numeri sempre più grandi per convincere i mercati e guidare il sentiment.
Quando la Fed ha effettivamente dato il via all’acquisto di asset, ha iniziato a spingere in basso i rendimenti e ha ferito la moneta, ma i mercati non hanno realmente compreso fino a quando non l’hanno visto, allungando così il tempo necessario affinché il quantitative easing fosse efficace.
Ma la seconda era del QE è qui. Ci è voluto un po’, ma ora i trader sono in sintonia con il programma del quantitative easing. Si può notare sulle recenti mosse della BOJ; lo yen è sceso rapidamente e i titoli giapponesi sono schizzati ai massimi decennali.
Con la BCE il mercato non considera il QE come un ’esperimento’, ma come una mangiatoia di profitti su cui abbuffarsi.
E’ stata una fatica per ogni centesimo dei soldi messi su piazza da Draghi, che ha spinto i rendimenti a 10 anni tedeschi al di sotto dello 0,10% oggi, dopo appena 5 settimane del programma.
"Scarica la valuta e compra le azioni" si è tradotto in una corsa all’oro, quando solo cinque anni fa avrebbe trovato ad accoglierlo solo investitori diffidenti.
Ora i mercati corrono il rischio di sopravvalutare l’impatto del QE, a questo punto.
Elaborando il programma e scegliendo il target da un trilione di euro, Draghi ha guardato ai rapporti dimensioni del QE/PIL e ha arrotondato.
Quello che è stato sottovalutato è quanto i mercati si siano innamorati del quantitative easing.
Draghi avrebbe potuto annunciare un programma della metà delle dimensioni e avrebbe avuto lo stesso effetto.
Tutti ciò che Draghi sta facendo ora è spingere la BCE in un angolo quando deve acquistare obbligazioni a rendimento negativo e alimentare una bolla più di quanto dovrebbe.
Ma se sei un trader, tranquillo: c’è ancora molto spazio per operare.