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Draghi: unione bancaria ad aprile e tassi invariati. Alla BCE servono più donne
giovedì 12 dicembre 2013, di
Davanti al Parlamento Europeo di Strasburgo, oggi Mario Draghi ha parlato dell’unione bancaria, una priorità assoluta e "non una panacea" per i mali dell’Eurozona. La politica della BCE, ha poi assicurato, continuerà ad essere espansiva. Infine, la BCE ha stabilito di incrementare il numero di donne che occupano posizioni dirigenziali, un impegno concreto ha detto il numero uno dell’Eurotower.
Unione bancaria: non una semplice panacea
L’unione bancaria si farà entro aprile, ha detto il numero uno della Banca Centrale Europea:
Confido che le altre componenti dell’unione bancaria siano approvate entro la fine della legislatura del Parlamento UE.
Perché, ha poi aggiunto:
La supervisione unica BCE è il cambiamento più significativo in Europa dalla nascita dell’euro.
L’unione bancaria, ha detto Draghi non è una panacea, non può curare tutti i mali dell’Eurozona. Per questo: "sono necessari progressi nelle altre ‘unioni’ per rafforzare l’architettura dell’unione economica e monetaria."
La cura dell’Eurozona, dunque, si articolerebbe con il progressivo affiancamento di unione bancaria e di bilancio, poi dovrà esserci quella economica e infine quella politica.
Politica monetaria: la forward guidance della BCE
Anche oggi Draghi torna a rassicurare i mercati sul futuro della politica monetaria della Banca Centrale Europea e promette tassi di interesse bassi "per un periodo protratto nel tempo".
Nel mese di novembre, la BCE ha tagliato i tassi di interesse ad un nuovo minimo storico dello 0.25% ed oggi Draghi è tornato a spiegare come gli elementi determinanti in questa scelta siano stati l’elevato tasso di disoccupazione e la debolezza economica che continua a pervadere l’Eurozona.
BCE in "rosa"
Infine Draghi ha parlato del tema della partecipazione femminile nelle alte cariche della Banca Centrale Europea. Attualmente, soltanto il 17% delle posizioni dirigenziali è rivestito da donne e nel mese di luglio, ha oggi detto Draghi, il consiglio "si è dato un obiettivo di genere, di arrivare al 35% entro il 2019".
Questa “non è una promessa vuota” ha poi concluso Draghi congratulandosi con Danielle Nouy, francese confermata ieri dal Parlamento Europeo come capo della Board di supervisione unica.