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Dollaro-yen in salita: incontro Trump-Abe in focus, taglio tasse USA in arrivo
venerdì 10 febbraio 2017, di
Il cambio dollaro yen sale ai massimi di 10 giorni grazie alla promessa di Donald Trump per cui il taglio delle tasse negli Stati Uniti sarebbe vicino.
Tutti gli occhi ora sono sul tanto atteso incontro tra il neo-presidente americano e il primo ministro giapponese, Shinzo Abe.
Il dollaro americano sale su tutta la linea contro le sue controparti nel Forex della sessione di venerdì dopo i commenti di Trump, che ha promesso l’annuncio di un piano per la riforma delle tasse in America più ambizioso dall’era di Reagan. Il taglio tasse, secondo le ultime parole del presidente, arriverà entro poche settimane.
Dollaro yen in gran rialzo con la promessa di Trump sul taglio tasse
Nell’ultimo mese il dollaro è sceso contro l’euro e lo yen a causa del focus di Trump sulle politiche commerciali protezionistiche e della sua volontà di indebolire il dollaro per sostenere il commercio.
Nella serata di giovedì, Trump ha parlato finalmente delle misure di stimolo, promettendo un piano fiscale "fenomenale" in un incontro alla Casa Bianca con i dirigenti delle compagnie aeree, anche se non ha offerto ulteriori dettagli se non sottolineando la necessità di un minor carico fiscale sulle imprese.
L’indice del dollaro rimane costante a quota 100,610, dopo aver toccato un massimo di tre giorni a 100,710. Il rialzo nell’ultima settimana è notevole ma siamo ancora ben distanti dai massimi di 14 anni a 103,820 raggiunti i primi di gennaio.
"Recentemente, il dollaro è stato incastrato tra l’incertezza verso la politica della Bank of Japan e la diplomazia valutaria USA-Giappone da un lato, e le speranze per una riforma fiscale negli Stati Uniti dall’altro. L’impennata del dollaro è la semplice reazione agli sviluppi di quest’ultime",
spiega bene Shusuke Yamada, a capo della strategia FX in Giappone per la BoA Merrill Lynch.
Il dollaro ha esteso il suo rally durante la notte ed è salito ad un massimo nove giorni a 113.800 contro lo yen.
Il biglietto verde era già salito dell’1,2 per cento contro lo yen nella sessione di giovedì e i rendimenti dei Treasury USA sono aumentati notevolmente sulla scia dei commenti di Trump. Prima di quel momento i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi erano scesi costantemente ai minimi di più settimane, il che aveva spinto il dollaro ad un minimo di due mesi e mezzo contro lo yen a quota 111.590.
Focus sull’incontro Trump-Abe
L’attenzione del mercato si rivolge ora al vertice di due giorni tra il presidente Trump e il primo ministro giapponese Shinzo Abe con inizio nella serata di venerdì.
I rialzisti sul dollaro saranno attenti alla possibilità che Trump ribadisca la sua opposizione contro un dollaro forte, mentre i mercati finanziari in generale presteranno particolare attenzione al modo in cui verranno discusse le politiche monetarie dei due Paesi.
Trump e il suo principale consigliere al commercio Peter Navarro hanno già criticato la Germania, il Giappone e la Cina, dicendo che i partner commerciali degli Stati Uniti sono stati impegnati nella svalutazione delle loro valute a svantaggio del commercio statunitense.
"La politica sulle valute potrebbe non essere un argomento dominante al vertice, il che sarebbe positivo per il dollaro",
ha commentato Yamada della BoA Merrill Lynch.
Un alto funzionario americano ritiene che, nonostante la manipolazione di valuta potrebbe essere un tema trattato, non è in cima alla lista di Trump sui temi da affrontare al vertice con Abe.