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Dollaro USA nel 2013: le grandi sfide. USD ancora valuta rifugio?

mercoledì 2 gennaio 2013, di Federica Agostini

Volendo prevedere il futuro del Dollaro USA sul mercato valutario per questo 2013 ci sono almeno tre importanti questioni da snocciolare: la prima riguarda il settore immobiliare e quello del mercato del lavoro, la seconda si riferisce alla condotta della politica monetaria della Federal Reserve e, inesorabilmente, la terza questione è legata agli sviluppi relativi al fiscal cliff.

Se da una parte è impossibile prevedere con esattezza quali saranno le direzioni del Dollaro per questo 2013, dall’altra ci sono importanti questioni che aprono la strada a diverse possibilità di sviluppo e che sarà bene tenere in considerazione nel trading sul USD durante il corso di quest’anno.

USD 2013: immobiliare e lavoro

Il settore immobiliare ed il mercato del lavoro cominciano, gradualmente, a mostrare segni di ripresa.

Gli ultimi dati del 2012 mostravano segni di miglioramento per quanto riguarda il sentiment e l’andamento delle vendite degli immobili. Calano, invece, gli impiegati part-time e i lavoratori "scoraggiati" - un segno che il mercato del lavoro statunitense stia aprendo a nuove possibilità e, conseguentemente, sulla via del miglioramento.

Ma se "una rondine non fa primavera", allora ci sono anche altri dati a frenare gli entusiasmi.

Da una parte, è stato rilevato come l’industria delle costruzioni non contribuisca più come prima al PIL finale del Paese. Nel 2005 gli investimenti e le costruzioni immobiliari rappresentavano rispettivamente il 6.3% e il 3.5% del PIL, nel 2012 i dati sono scesi al 2.4% e 0.9%.

Inoltre, lo slancio positivo regalato dall’ultima pubblicazione dei Non-Farm Payrolls è stato in qualche modo "alterato" data la stagione Natalizia, periodo durante il quale molte aziende assumono personale. Se fosse davvero così, allora nei primi mesi di questo 2013 potremmo assistere ad un calo nelle assunzioni e, conseguentemente, a qualche dato deludente dal "labor market" USA.

Dollaro USA e Federal Reserve: fino al QE5?

A partire da questo gennaio, la Federal Reserve spenderà 85 miliardi di dollari al mese in acquisti di titoli ipotecari e Bond.

L’intervento della Fed non piace agli economisti, i quali sostengono la possibilità di nuovi interventi. Fino al QE5? Difficile da prevedere, certo è che sembra impossibile escludere la possibilità che nel 2013 la Federal Reserve decida di aggiungere altri acquisti al suo portafoglio.

Tra Bernanke e Obama c’è una certa intesa dal punto di vista delle politiche monetarie e se l’economia USA dovesse mostrare nuovi segni di cedimento, allora non sarà impossibile che la Fed decida di intervenire ancora.

Fiscal cliff: pericolo evitato?

Ormai tutti sanno che il fiscal cliff è un giro di tagli alle spese ed aumenti delle imposte che avranno effetto nel 2013 sugli Stati Uniti.

Nonostante le trattative siano andate avanti per lungo tempo, finalmente Repubblicani e Democratici sono giunti ad un accordo secondo il quale soltanto le fasce più abbienti (per reddito) subiranno un aumento delle imposte. Tuttavia, rimane ancora in sospeso la questione dei tagli alla spesa. Sicuramente, nel 2013 sentiremo ancora parlare dei problemi che affliggono l’America ed il suo debito.

Dollaro USA: rifugio del 2013?

Nel 2013, oltre ai fondamentali, anche il clima di avversione/propensione al rischio continuerà a far muovere il Dollaro USA.

Se il mercato del lavoro non continuerà a seguire il trend della ripresa o se la classe politica dovesse nuovamente trovarsi all’impasse sulle decisioni importanti da prendere, allora è possibile che i mercati valutari possano tornare nuovamente al trading "ro-ro", scambiando il dollaro come rifugio.

Se d’altra parte invece dovesse verificarsi l’atteso "ritorno ai fondamentali", gli interventi della Federal Reserve potrebbero spingere il dollaro al ribasso, con la conseguente rottura del "supportone" a 79.25 ben visibile sul USDX (US Dollar Index).

Se le preoccupazioni associate alla crisi dell’Euro ed il rallentamento economico della Cina dovessero continuare ad occupare le prime pagine di tutti i giornali del mondo (com’è stato nel 2012), allora ci sono buone possibilità che Dollaro e Yen continuino a servire da valute rifugio per gli investitori.

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