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Dollaro USA, deludenti dati macro: la Yellen si mostrerà ancora falco?
martedì 27 giugno 2017, di
Il dollaro USA apre la settimana sulla difensiva nei confronti delle altre principali valute, euro e sterlina, in scia ai deludenti dati macro e alle attese per i vari interventi che i membri del FOMC terranno nel corso della settimana.
Il biglietto verde mantiene tuttavia una buona impostazione nei confronti dello yen giapponese fotografato a quota 111,56 al momento della scrittura.
Cresce l’attesa degli investitori per il discorso del governatore della Federal Reserve, Janet Yellen, in programma questa sera alle ore 19:00. Gli operatori cercheranno di capire le aspettative della Fed sul rallentamento dei dati sull’inflazione e se la recente impostazione nel percorso di inasprimento della politica monetaria sarà mantenuta, nonostante i dati macro continuano a deludere le attese. L’ottimismo sulla crescita dell’economia degli Stati Uniti inizia, infatti, a svanire e fondamentali saranno le parole della Yellen per decretare una ripresa del dollaro americano.
Alla luce dei recenti dati macro la Yellen manterrà il tono da falco assunto nell’ultimo meeting di politica monetaria?
Dollaro USA: decisivo il discorso della Yellen
Sul dollaro USA continuano a pesare negativamente le prospettive sempre più incerte riguardo ai tempi del prossimo aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. La Yellen, nell’ultimo meeting di politica monetaria aveva confermato il quadro di un nuovo ritocco al rialzo dei tassi entro la fine del 2017 ma l’ottimismo del numero uno della Banca Centrale statunitense non ha fino ad ora incontrato conferme dai dati macroeconomici provenienti dall’economia a stelle e strisce.
Da ultimi gli ordinativi di beni durevoli nel mese di maggio hanno evidenziato una variazione negativa dell’1,1%, in calo rispetto al dato del mese di aprile, deludendo le attese degli analisti che avevano pronosticato un calo dello 0,6%.
La Fed sostiene che il rallentamento dell’economia USA sia una condizione soltanto transitoria e si aspetta una ripresa dell’inflazione ma tra i componenti del FOMC non mancano le colombe.
Evans (Fed di Chicago) ha recentemente dichiarato che occorre “rimandare a dicembre un ulteriore aumento dei tassi, in attesa di vedere altri dati sull’inflazione”.
Anche Kaplan (Fed di Dallas) sostiene che “l’inflazione pone un problema di gestione del rischio per la Fed”.
Invece per Williams (Fed di San Francisco), la Banca Centrale “dovrebbe proseguire con i rialzi dei tassi di interesse per evitare un surriscaldamento dell’economia americana”.
Le spaccature all’interno del FOMC inducono a pensare che la Yellen, durante il discorso di questa sera, possa ridimensionare il suo atteggiamento da falco e se così fosse il dollaro USA ne uscirebbe indebolito.
L’impatto più significativo si potrebbe avere sul cambio dollaro yen.
Per Kathy Lien, head of forex strategy di BK Asset Management, qualora la Yellen dovesse mantenere il suo tono da falco, il cambio dollaro yen potrebbe salire fino a quota 112,2, viceversa il cambio potrebbe scendere fino a quota 111.