Detrazione Irpef del 10% se si acquista un’auto nuova. Questa la proposta che UNRAE ha fatto al Governo Renzi. Ma vediamola nel dettaglio
Una detrazione Irpef del 10 percento se si acquista un’auto nuova a basse emissioni energetiche, rottamando un veicolo Euro 0, 1 o 2.
Questo il nocciolo duro della proposta di UNRAE, Unione Nazionale Rappresentati Autoveicoli Esteri, che mira a rilanciare il mercato automobilistico italiano, andando allo stesso tempo incontro alle esigenze dei cittadini e salvaguardando l’ambiente.
Agevolazioni fiscali che potrebbero far ripartire un settore stagnante, afflitto dalla crisi e caratterizzato da una diminuzione generale di vendite.
Settore automobilistico
Gli italiani sembrano aver rinunciato all’auto. Quella che fino a pochi anni fa veniva considerata un mezzo a disposizione di tutti oggi, per colpa della recessione, è diventata un lusso.
Tanto più che il peso fiscale imposto sui veicoli a quattro ruote cresce sempre di più e riguarda ogni componente. Dal bollo auto all’assicurazione RC fino all’IPT, ogni cittadino che decide di «concedersi» un’auto spende fior fior di quattrini ogni anno per mantenerla. Senza contare le spese di manutenzione ordinaria e straordinaria che di tanto in tanto arrivano a peggiorare il tutto.
Detrazioni fiscali
E’ proprio da questa analisi che prende spunto la proposta di UNRAE. Se il Governo stabilisse una riduzione del carico fiscale, forse il mercato riuscirebbe a riprendersi e per i cittadini sarebbe più facile possedere un autoveicolo.
A questo punto la formula indicata si basa proprio su uno sconto del 10% sull’acquisto, detrazione che porterebbe dei benefici tangibili non solo al settore in questione, ma anche all’ambiente, alla sicurezza e all’occupazione.
Il piano di UNRAE funziona così: nel momento in cui si compra un’auto sarà possibile beneficiare di una detrazione fiscale sull’acquisto fino a un massimo di 2.000 euro in 4 anni. Gli sconti sarebbero comunque riservati a veicoli nuovi con emissioni fino a 120 g/Km di CO2 e sarebbero legati alla rottamazione di un’auto Euro 0-1-2.
La riduzione, secondo i calcoli dell’associazione, potrebbe far aumentare le immatricolazioni fino a 100mila unità per il primo anno (55mila nel medio termine).
La misura costerebbe allo stato 64 milioni di euro che però potrebbero essere recuperati in parti dal maggior gettito IVA che potrebbe generare introiti per 22 milioni di euro in 4 anni.
Le detrazioni favorirebbero poi l’occupazione, permettendo de facto il recupero di mille addetti alla distribuzione e all’assistenza, facendo risparmiare parallelamente 77 milioni di euro in 3 anni relativi ai costi sociali dell’incidentalità.
Per quanto riguarda l’ambiente invece, UNRAE prevede la diminuzione di 400mila tonnellate di CO2 tra il 2015 e il 2019.
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