Detrazione libri 2014, dietrofront del Governo: a beneficiarne saranno i librai

Detrazione libri 2014, l’Italia si conferma non essere un Paese per lettori. Le cattive notizie, questa volta, vengono direttamente dalle commissioni Finanze e Attività produttive alla Camera dei Deputati, le quali hanno approvato un emendamento proposto dai relatori al dl Destinazione Italia che cambia – e non di poco – le condizioni di ciò che il Governo aveva disposto appena lo scorso dicembre: la famosa detrazione fiscale del 19% per l’acquisto dei libri a partire dal 2014 (valida per il triennio 2014-2016), per le persone fisiche e giuridiche, da applicare a un massimale di spesa fino a 1000 euro sui libri scolastici, più altri 1000 euro su tutti gli altri libri (purchè cartacei).

Che cosa cambia?

L’emendamento in questione fa sì che il credito d’imposta sia istituito sui redditi degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio e non più su quelli delle persone fisiche e giuridiche. Un’operazione che, di fatto, restringe in maniera decisiva il numero dei potenziali beneficiari di questa detrazione, vanificando in gran parte gli effetti positivi connessi allo sconto originariamente promesso.

Le detrazioni per gli studenti delle scuole superiori

Insomma, alla fine la montagna ha partorito un topolino? Così sembrerebbe, soprattutto se consideriamo le briciole che la proposta emendativa concede agli studenti delle scuole superiori: per l’anno scolastico 2014-1015, avranno un voucher valido per la riduzione del 19 per cento sull’acquisto dei libri, che non potrà essere utilizzato per i testi scolastici, mentre potrà riguardare gli ebook. Ma di che sconto parliamo, esattamente? Secondo quanto denunciato dal capogruppo di Sel in commissione Finanze, Giovanni Paglia - a causa della mancanza di coperture adeguate - ammonterebbe appena a 20 euro l’anno.