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Der Spiegel: in Germania inizia il processo all’euro. Cosa potrà succedere?
lunedì 10 giugno 2013, di
Der Spiegel dice che è arrivato il momento del dito sul grilletto: inizia infatti domani il lavoro della Corte Costituzionale Tedesca che dovrà avviare l’esame dei ricorsi contro la BCE con il suo sostegno con liquidità illimitata ai titoli sovrani dei Paesi in crisi.
Udo di Fabio, esperto dell’euro della corte costituzionale fino all’anno scorso, ha detto che il caso esplosivo sulla legalità delle macchina di salvataggio dell’Unione monetaria potrebbe provocare uno scontro tra la Germania e la Banca centrale europea (BCE) e, infine, provocare il collasso dell’unione monetaria.
"Se queste violazioni sono considerate prolungate e gravi, il giudice deve decidere se la Germania può rimanere un membro dell’unione monetaria su basi costituzionali", ha scritto in un rapporto.
Caso in Corte
La difesa sarà assunta da Joerg Asmussen, membro del Comitato esecutivo della Banca centrale europea che ieri ha dichiarato, "Quel programma di acquisti di bond è legittimo e necessario. Ricordatevi che quando l’Eurotower ha annunciato il programma l’eurozona era vicina a un collasso incontrollato".
Asmussen parlerà per 15 minuti, poi potrà solo rispondere alle domande. La controarringa sarà assunta invece dal presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, che dice che la Bce ha oltrepassato il suo mandato con tali acquisti di bond; molto probabilmente, secondo le indiscrezioni, chiederà di dare la priorità alla stabilità dell’euro.
Cosa potrà succedere?
Sono state 37.000 le denunce effettuate dai cittadini e da un gruppo di professori euroscettici, che sostengono che la BCE abbia oltrepassato il suo mandato finanziando i deficit degli stati in bancarotta.
Berenberg Bank ha dichiarato che il caso rappresenta “il più importante evento di rischio” che incombe sulla zona euro, con crescenti preoccupazioni per un “verdetto scomodo” che potrebbe limitare o addirittura bloccare l’azione della BCE.
Di Fabio ha detto che la corte non ha la “leva procedurale” per costringere la BCE a cambiare politica, ma può emettere un ultimatum “dichiarativo”. Se la BCE dunque va avanti con i suoi acquisti di obbligazioni, la Corte potrà anche vietare alla Bundesbank di prenderne parte.