Decreto Lavoro, agevolate Startup innovative e Srl semplificate: ecco come

Il Decreto Lavoro ha contribuito ad applicare agevolazioni, correzioni e miglioramenti riguardanti l’apertura delle Srl semplificate e delle startup innovative. Sostanzialmente sono stati ridotti i limiti di età per aprire una Srls, è stata decretata la sparizione della Srl a capitale ridotto, così come il numero di persone fisiche necessarie per aprire le startup innovative.

Andiamo a vedere punto per punto le principali novità in materia di Srl semplificate e startup innovative.

Srl semplificate

L’abolizione del limite di età per la costituzione di una Srl semplificata è una buona notizia per tutti quegli imprenditori e professionisti over 35 che intendono costituire una Società a Responsabilità Limitata a 1 euro.

Decade anche l’obbligo di nominare gli amministratori fra i soci e quello della vigilanza del Consiglio Nazionale del Notariato.

Le Società a Responsabilità Limitata a Capitale Ridotto vengono incorporate nelle Srls, che diventa così l’unica forma di Srl a 1 euro.

Permangono gli altri obblighi, come la redazione per atto pubblico dell’atto costitutivo contenente i dati anagrafici e i requisiti della società, la denominazione sociale in cui deve figurare l’indicazione di società a responsabilità limitata e la possibilità di inserire clausole extra relative alla società che non esulino dal modello standard.

I soggetti che intendono aprire una Srls sono esonerati dai costi notarili, mentre dovranno pagare il diritto annuale alla Camera di Commercio, l’imposta di registro e la denuncia di inizio attività Ccia, per un totale di circa 400 euro.

Sul credito, una questione molto discussa data la difficoltà di ottenerlo avendo un capitale sociale così basso, ancora nulla di significativo, fatta eccezione per un accordo proposto tra il Ministero dell’Economia e l’ABI sull’elargizione agevolato del credito agli imprenditori under 35.

Startup innovative

Il Decreto Lavoro porta novità anche sul fronte delle startup innovative. E’ stato infatti abolito il limite delle persone fisiche per diventare soci di maggioranza nei primi 2 anni di vita dell’azienda: dunque, anche le società di capitali potranno diventare startup innovative.

Inoltre aumenta del 5% la spesa minima devoluta in Ricerca e Sviluppo, che passa così al 20%.

Il 33% del personale in possesso di un dottorato può essere compensato da un 66% di personale in possesso di laurea magistrale.

Conclusioni

Il ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, sembra entusiasta per i provvedimenti presi. "Chiunque in Italia, a prescindere dall’età, può aprire una società a costi pressoché inutili", afferma. "Con queste misure il Paese potrebbe compiere un balzo in avanti nelle classifiche internazionali sulla competitività e attrarre maggiormente gli investitori esteri".

Peccato che in molti, più che dei costi nulli iniziali, siano preoccupati per i costi successivi. E, sondando gli umori nel settore, sembra proprio quello il campo in cui adottare misure più efficienti.