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Dal 2014 blocco dei conti correnti senza informazioni sul titolare. Ecco le norme sul controllo identità
mercoledì 13 novembre 2013, di
A partire dal primo gennaio del 2014 entreranno effettivamente in vigore lo norme sulla trasparenza e chiarezza delle informazioni relative ai titolari di conti correnti. Nel caso di clienti non in linea con la nuova normativa, l’istituto di credito dovrà per legge, procedere al blocco e alla chiusura del conto in questione. Le informazione principali necessarie per la salvaguardia del proprio conto corrente sono la titolarità effettiva del conto e la natura delle operazioni e del rapporto.
Devono sottostare all’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 231 del 21 novembre 2007, che sarà effettivo dal 2014, utenti bancari, finanziari, assicurativi e postali.
I correntisti non in linea con la normativa hanno poco più di due mesi per mettersi in regola se non vogliono trovarsi il conto bloccato e poi chiuso. Ma quali sono la informazioni necessarie per non incorrere nella chiusura del proprio conto corrente? Vediamo.
Le informazioni mancanti
Alcuni istituti bancari e intermediari si sono attivati per verificare la posizione dei propri correntisti al fine di segnalare loro eventuali lacune a cui porre rimedio prima del nuovo anno.
Il procedimento che alcuni, non tutti, gli intermediari stanno adottando prevede la verifica di determinate informazioni rese obbligatorie dal decreto legislativo del 2007.
La prima tappa necessaria per essere in regola è la chiara identificazione del titolare effettivo del conto corrente di riferimento. La seconda è l’acquisizione delle informazioni circa scopo e natura delle operazioni.
Se nel 2014 il titolare di conto corrente non risulterà in linea con le indicazioni appena descritte, verrà contattato dalla banca e invitato a recarsi allo sportello dell’istituto con la documentazione richiesta. Se il cliente non presenterà le dovute informazioni alla banca, questa provvederà al blocco e alla chiusura del conto.
Decreto legge del 2007
Tali norme sono state approvate nel dicembre del 2007 ed entrare in vigore, per i nuovi conti corrente, dal 2008. Il problema ha riguardato i conti già in essere, preesistenti al momento dell’entrata in vigore della normativa. Il processo di regolarizzazione delle situazioni già in essere è avvenuto solamente in parte e a macchia di leopardo sul territorio italiano. Tanto che, il governo Monti con il decreto 169 del settembre 2012 ha introdotto il blocco e la chiusura dei conti non in regola.
Obbligo di chiusura ribadito dalla delibera della Banca d’Italia del 3 aprile scorso che ha emanato le disposizioni attuative del Dlgs 231/2007 che saranno effettive nel 2014.