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Crollo del prezzo del petrolio: rialzo dei tassi Fed a rischio nel 2016?

giovedì 14 gennaio 2016, di Flavia Provenzani

L’ultimo crollo, solo in termini cronologici, del prezzo del petrolio ha forti implicazioni sulla politica monetaria degli Stati Uniti; è questo quanto ammesso da James Bullard, membro votante della Federal Reserve.

Bullard, presidente della Fed di St. Louis e membro votante della commissione di politica monetaria della banca centrale statunitense, ha ammesso oggi in un intervento che i movimenti recenti del prezzo del petrolio sono stati “molto rilevanti”.

Il greggio statunitense ha perso oltre il 17% dall’inzio del 2016 ed è arrivato a scendere sotto i 30 dollari al barile all’inizio di questa settimana. Bullard sostiene che potrebbe essere necessario più tempo di quanto previsto affinché il mercato del petrolio riesca a stabilizzarsi, ma ha aggiunto che i prezzi bassi possono essere positivi per l’economia.

"Quando i prezzi del petrolio si stabilizzeranno, l’inflazione dovrebbe tornare verso il target del Federal Open Market Committee al 2 per cento, anche se potrebbe richiedere più tempo di quanto si pensasse"

ha detto.

Bullard ha aggiunto che le aspettative di inflazione negli Stati Uniti sono in calo, e questo è preoccupante.

"Le aspettative per di un’inflazione bassa possono mantenere l’inflazione reale ancora più bassa, il che rende più difficile per la Fed far tornare l’inflazione verso il target".

Bullard è il terzo membro votante della Fed a rilasciare delle dichiarazioni questa settimana. Martedì scorso, il Vice Presidente della Fed Stanley Fischer aveva detto che il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti si sta avvicinando al relativo “tasso naturale” e che la banca centrale sta ancora conducendo una politica monetaria espansiva.

Il presidente della Fed di Boston, Eric Rosengren, ha detto mercoledì che la divergenza tra la crescita economica degli Stati Uniti rispetto a quella globale potrebbe costringere la Fed ad attuare un ritmo di normalizzazione dei tassi di interesse più lento.

William Dudley, presidente della Fed di New York, rilascerà le sue dichiarazioni venerdì.

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