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Crisi di governo, slittati gli emendamenti sull’IMU: a rischio l’abolizione?

martedì 1 ottobre 2013, di Valentina Brazioli

IMU, indietro tutta. Qualora il governo dovesse cadere e la legislatura chiudersi prematuramente, la tassa sulla prima casa è molto probabile venga riscritta ancora una volta. Ecco lo scenario prospettato dall’ANSA.

Niente abolizione tout court della prima rata: i redditi più alti infatti potrebbero essere destinati a pagarla, e i 500 milioni di euro che si avrebbero a disposizione andrebbero a favore delle fasce più deboli. Il Pd infatti, con l’assenso del premier Enrico Letta, di fronte alla rottura del patto di coalizione con il Pdl non avrebbe alcuna intenzione di varare il decreto legge all’esame del Parlamento così com’è, il cui termine per la presentazione degli emendamenti è intanto slittato a giovedì in attesa di un chiarimento del quadro politico.

Noi il provvedimento lo vareremo a tutti i costi, ma se non c’è la Service tax il Parlamento è sovrano.

Ha sottolineato il presidente della Commissione Bilancio della Camera ed esponente Democratico, Francesco Boccia.

La tassa sui servizi, nelle intenzioni dell’Esecutivo, e stando agli accordi di maggioranza siglati questa estate, dovrebbe partire dal prossimo primo gennaio e sostituire IMU e TARES. La sua impronta è federalista: vale a dire che saranno i Comuni (’’le cui apprensioni’’ in seguito alla crisi di governo - dice infatti il ministro per gli affari regionali, Graziano Del Rio - sono “del tutto giustificate’’) a decidere come e quanto si pagherà. Ed è chiaro che la cancellazione dell’IMU nel 2013 è ragionevole, viene fatto notare in ambienti parlamentari, solo in vista della riforma complessiva della tassazione. E che soprattutto in Parlamento potrebbe facilmente formarsi una maggioranza alternativa a favore di una riscrittura di questa tassa.

IMU, Scelta Civica: no all’abrogazione totale

Tra i favorevoli a un cambio di rotta, ad esempio, i deputati e senatori di Scelta Civica:

Abbiamo depositato in Commissione l’emendamento che riscrive integralmente l’articolo 1 del Decreto IMU, trasformando l’abrogazione della sola prima rata sull’abitazione principale in raddoppio delle detrazioni, come da proposta programmatica di Scelta Civica sin dalla scorsa campagna elettorale.

Lo ha annunciato il responsabile Politiche Fiscali di Scelta Civica e vicepresidente della Commissione Finanze della Camera, Enrico Zanetti, che ha spiegato:

Così facendo, senza bisogno di coperture aggiuntive diamo immediata attuazione all’abrogazione di fatto anche della seconda rata per circa il 70% delle famiglie italiane e garantiamo comunque una minore IMU da 200 a 300 euro al restante 30% che pagherà il saldo entro il 16 dicembre.

“Inoltre, l’emendamento amplia il trattamento prima casa alle abitazioni degli anziani e dei disabili che risiedono in casa di riposo, alle abitazioni date in comodato gratuito a parenti in linea retta che vi risiedono e ad una casa di italiani residenti all’estero. È la soluzione più seria, equa e finanziariamente sostenibile che andiamo predicando da tempo e che da’ risposte certe con coperture già individuate, a fronte della propaganda berlusconiana che ha costretto il Governo a dare per abrogata l’IMU per tutti anche se in realtà- conclude Zanetti- era stata abrogata solo la metà".

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