Home > Altro > Archivio > Crisi: come rompere la paralisi dell’economia globale? Con la monetizzazione (…)

Crisi: come rompere la paralisi dell’economia globale? Con la monetizzazione del debito

lunedì 11 febbraio 2013, di Erika Di Dio

L’illusione di oggi è il fatalismo economico: l’idea che nulla può essere fatto per rompere la paralisi dell’economia globale e, pertanto, che una "nuova normalità" caratterizzata da disoccupazione di massa e declino dei tenori di vita sia inevitabile ancora per anni o decenni a venire.

Che tale fatalismo economico non ha senso è il messaggio chiave di un discorso davvero storico espresso mercoledì scorso da Adair Turner, presidente della britannica Financial Services Authority (autorità con compiti di vigilanza sui mercati finanziari, n.d.r) e uno fra i più influenti politici del mondo finanziario.

Turner sostiene che esiste oggi un metodo praticamente infallibile per stimolare l’attività economica e che i politici e i banchieri centrali non possono più trattarlo come un tabù: moneta di nuova emissione dovrebbe essere distribuita ai cittadini o ai governi di paesi che sono impantanati in stagnazione e tale finanziamento monetario di tagli fiscali o di spesa pubblica dovrebbe continuare fino a quando l’attività economica non si riattiva.

La teoria del denaro dall’elicottero

L’idea di distribuire denaro gratuito per porre fine a crisi profonde è stata promossa teoricamente da economisti seri sin dagli anni ‘30, quando era una delle poche politiche concrete su cui keynesiani e monetaristi concordavano. John Maynard Keynes propose di seppellire soldi nelle miniere di carbone dismesse per farli poi dissotterrare da lavoratori disoccupati, mentre Milton Friedman suggerì di far cadere soldi dagli elicotteri e farli raccogliere dai cittadini.

Friedman ha inoltre sostenuto in un documento del 1948, che i governi dovrebbero fare affidamento esclusivamente sul denaro stampato per finanziare regolarmente i loro deficit ciclici. Più di recente, mentre le politiche tradizionali per rilanciare la crescita sono vacillate, con notevole disappunto circa l’impatto dei tassi di interesse pari a zero e per il quantitative easing, le proposte per la distribuzione di denaro direttamente ai cittadini hanno silenziosamente guadagnando credito fra i critici delle ortodosse banche centrali.

Un esperimento mentale molto semplice mostra perché queste politiche di “denaro dall’elicottero", che Turner chiama “overt monetary financing” (OMF), sarebbero molto più efficaci rispetto al tradizionale QE praticato dalle banche centrali oggi.

La Federal Reserve

Prendiamo ad esempio la Federal Reserve. Al momento la Fed stampa $85 miliardi di nuovo denaro al mese e lo distribuisce alle banche e agli investitori di Wall Street con l’acquisto di titoli di Stato. E la Fed ha promesso di continuare questo mensile "quantitative easing" fino a quando la disoccupazione non scenderà a livelli più normali e sostenibili.

Supponiamo ora invece che la Fed divida i suoi 85 miliardi in 300 milioni di assegni di 283 dollari ciascuno e che li consegni ad ogni uomo, donna e bambino in America. Si supponga, inoltre, che la Fed prometta di continuare a inviare tali assegni, fino al valore di 1000 dollari al mese per una famiglia di quattro persone, fino a quando gli Stati Uniti non raggiungano il loro obiettivo di disoccupazione. Non ci può essere dubbio che questo diluvio di denaro gratuito stimolerebbe la spesa dei consumatori e rilancerebbe l’occupazione - e non c’è dubbio che sarebbe infinitamente più efficace rispetto alla distribuzione di denaro agli investitori obbligazionari e alle banche attraverso il QE.

Nonostante la sua evidente efficacia- o forse proprio per questo - la discussione pubblica sul “denaro dall’elicottero” è stata un tabù tra i funzionari economici. L’unica eccezione è stata rappresentata da un discorso di Ben Bernanke, nel 2002, avvenuto prima che diventasse presidente della Fed. Questo discorso ha offerto la giustificazione più dettagliata ed eloquente sul finanziamento monetario prima di Turner, e ha fatto guadagnare a Bernanke il soprannome di "Helicopter Ben" di Wall Street. Da allora, tuttavia, questa teoria non è mai stata seriamente menzionata da nessun alto funzionario in qualsiasi economia avanzata.

La teoria di Turner

Fino alla scorsa settimana. Dieci anni dopo il discorso di Helicopter Ben, Turner ha rotto il tabù sul finanziamento monetario. L’effetto sul dibattito economico in tutto il mondo potrebbe essere irreversibile e profondo. Il saggio di 70 pagine di Turner presenta delle argomentazioni riguardo le numerose varianti dell’”helicopter money”, con una raffinatezza accademica senza precedenti, una grande precisione finanziaria ed un inquadramento storico. Ancora più importante, egli respinge sistematicamente e rigorosamente tutte le obiezioni standard.

Egli dimostra che il legame tra il finanziamento monetario e l’iperinflazione è teoricamente dubbio e storicamente ingiustificato. In realtà, le obiezioni più gravi riguardano la politica, non l’economia. Il rischio principale è che i governi abusino della loro capacità di stampare denaro, trattando il denaro elicottero non come una misura di emergenza, ma come strumento politico per cercare consensi. Ma questo rischio è gestito meglio, impegnandosi in un dibattito aperto e razionale sui tassi adeguati di creazione di moneta, non facendo finta che il finanziamento monetario non accadrà mai per poi gestire di nascosto tali operazioni, senza un’adeguata responsabilità pubblica o una razionale analisi economica.

Sebbene Turner sia troppo diplomatico per dirlo, questo è esattamente quello che le banche centrali hanno fatto dopo la crisi finanziaria del 2008 e ciò che il Giappone ha fatto per 20 anni. Di conseguenza, si corre il rischio crescente che molte delle più grandi economie del mondo subiranno una sorte simile a quella del Giappone, con economie distorte in modo permanente da decenni di tassi di interesse artificialmente bassi, mercati finanziari permanentemente manipolati e una solvibilità del debito pubblico costantemente minacciata da oneri insostenibili.

Non vi è nulla di inevitabile, però in questo scenario negativo. L’esame autorevole eseguito da Turner sui costi e i benefici del finanziamento monetario mostra che la stagnazione a lungo termine può essere evitata, come sempre sostenuto da economisti del calibro di Keynes, Friedman e Bernanke. La scelta tra l’austerità fiscale e il fallimento nazionale spesso presentata dai politici è una falsa dicotomia.

L’alternativa alla bancarotta nazionale non è l’austerità e la stagnazione permanente, ma il finanziamento pubblico dei tagli fiscali e degli investimenti pubblici con il denaro stampato e, quindi, la promozione della crescita economica. Ora che Turner ha rotto il tabù sul “denaro elicottero”, il suono della salvezza monetaria dovrebbe presto essere ascoltato in tutto il mondo.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Reuters

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.