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Crisi Ucraina: quali rischi per le altre valute dell’Est Europa
lunedì 3 marzo 2014, di
La grave crisi politica in Ucraina e l’intervento militare di Putin in Crimea stanno creando forti preoccupazioni tra gli investitori, che temono un brusco peggioramento delle relazioni diplomatiche tra l’Occidente e la Russia. Nel frattempo c’è un problema di natura finanziaria, visto che l’Ucraina è sempre più vicina alla bancarotta e rischia di contagiare anche gli altri paesi dell’Europa dell’Est. Kiev ha bisogno urgentemente di 35 miliardi di dollari in due anni per scongiurare il default. Questo denaro è stato promesso dalla Russia, ma poi è stato congelato a causa del duro scontro in corso tra i due paesi a seguito dell’invasione militare della Crimea da parte dei russi.
Il Fondo Monetario Internazionale ha dato la sua disponibilità a valutare un nuovo aiuto finanziario all’Ucraina, mentre appare più scettica l’Unione europea. Kiev ha 73 miliardi di dollari di debiti in valuta estera, dei quali 13 miliardi in scadenza quest’anno. La banca centrale ucraina ha quasi completamente prosciugato le riserve valutarie, che ormai ammontano solo a 12 miliardi di dollari a seguito della difesa a oltranza della propria valuta.
Kiev ha da poco deciso di abbandonare il sostegno alla hryvnia, che ha perso il 21% contro l’euro negli ultimi tre mesi. Un eventuale default dell’Ucraina potrebbe costar caro soprattutto a Mosca, visto che le banche russe hanno un’esposizione per 28 miliardi sull’ex repubblica sovietica. Il rublo russo sta soffrendo parecchio questa crisi politico-economico dell’Ucraina, tanto che è sceso sui minimi storici contro l’euro per un deprezzamento del 10% negli ultimi tre mesi.
Gli esperti mettono in guardia dalla possibilità di un contagio ancora maggiore agli altri paesi europei limitrofi: Bielorussia, Romania, Ungheria, Polonia. Il più solido di questi paesi è senza dubbio quello polacco, tanto che lo zloty registra addirittura un apprezzamento dell’1,3% sull’euro negli ultimi tre mesi. Il paese più debole è sicuramente la Bielorussia e non a caso il rublo bielorusso mostra la performance più negativa negli ultimi tre mesi contro l’euro (-6% circa). L’Italia non è molto esposta in Ucraina. Solo Unicredit ha una partecipazione rilevante in Unicredit Bank Ukraine, ma Kiev pesa appena lo 0,4% sul totale dei prestiti del gruppo.