Home > Altro > Archivio > Corsia preferenziale per la violenza di genere. Il Consiglio dei ministri (…)
Corsia preferenziale per la violenza di genere. Il Consiglio dei ministri approva il Codice rosso
mercoledì 28 novembre 2018, di
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, nel pomeriggio di oggi, il disegno di legge di modifica del Codice di procedura penale, volto a contrastare la violenza di genere: il cd ‘Codice rosso’.
Tale provvedimento si inserisce in un programma di intervento più articolato che fa capo al Dipartimento delle Pari opportunità.
Codice rosso: nasce il pronto soccorso per le donne vittime di violenza
Una corsia preferenziale per le donne vittime di violenza che garantisca celerità nelle indagini e nell’attuazione della giustizia.
Approvato oggi il Codice rosso, il ddl scritto -a quattro mani- dal ministro della giustizia Alfonso Bonafede e da quello della pubblica amministrazione Giulia Bongiorno.
Gli stessi autori del testo, insieme al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ne hanno illustrato i contenuti nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
La legge si compone di 5 articoli e stabilisce i tempi di azione. Il ddl prevede la modifica dell’art. 347 e dell’art. 362 del Cpp e, attraverso un’integrazione dell’articolo 370, l’obbligo per la polizia giudiziaria di dare priorità allo svolgimento delle indagini in caso di determinati reati, senza alcuna possibilità di valutare l’esistenza dell’urgenza.
I reati vanno dai maltrattamenti contro familiari e conviventi, violenza sessuale aggravata e non, atti sessuali con minori, corruzione di minori, violenza sessuale di gruppo, stalking, lesioni personali aggravate.
La polizia giudiziaria non avrà, dunque, alcuna discrezionalità nella valutazione dell’urgenza o meno della circostanza, ma dovrà informare immediatamente il pubblico ministero. Entro 3 giorni dall’avvio del procedimento, il pm dovrà - a sua volta- ascoltare la vittima. Le fasi successive avranno tempi immediati e senza ritardo.
“Quando una donna si rivolge allo Stato e alle forze di polizia per denunciare una violenza che sta subendo in quel momento, quella donna deve avere una corsia preferenziale. La semplicità di questa legge è anche la sua forza.”
Ha detto soddisfatto il ministro della giustizia, che ha voluto lanciare un appello alle vittime:
“denunciate perché quello che avete a fianco non è un uomo, è un criminale.”
Per il ddl Codice rosso sono stati già stanziati 33 milioni di euro per il 2019. Tali risorse serviranno a istituire un fondo speciale per le vittime di violenza e ad aprire centri regionali di pronto intervento per fornire supporto legale e psicologico alle donne che decidono di denunciare.
Ancora troppo poche per un fenomeno sottovalutato, come ha ricordato il ministro Bongiorno:
“anni fa le donne che decidevano di sporgere denuncia si sentivano rispondere: torna a casa a fare pace”.
Il ddl Codice rosso prevede anche l’obbligo di formazione per il personale della Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Polizia penitenziaria coinvolto, attraverso specifici corsi.
L’obiettivo è fornire le competenze specialistiche necessarie a fronteggiare questa tipologia di reati, sia in termini di prevenzione che di repressione, ma anche per garantire il giusto approccio verso chi ha subito una violenza.