Con Trump rischiamo nuova crisi finanziaria: parla l’ex segretario al Tesoro USA

La presidenza di Donald Trump potrebbe portare a una nuova grave crisi economica. A sostenerlo è Lawrence Summers, ex segretario al Tesoro Usa, secondo il quale la deregolamentazione in determinati campi, come quello finanziario, è “enormemente pericolosa”.

Di fronte alla strategia politica annunciata dal presidente eletto, Summers ha spiegato che esistono i presupposti per una nuova crisi. Intervistato da Fox News Channel, l’ex segretario al Tesoro sotto la presidenza di Bill Clinton ha chiesto provocatoriamente: “Chi vuole tornare all’era del prestito ’predatorio’? Chi vuole tornare all’era delle banche eccessivamente indebitate?”.

Summers, consulente economico di Barack Obama e nipote del celebre economista Paul Samuelson, punta il dito contro i propositi super-liberisti paventati da Trump in materia di finanza, accompagnati dalla ricetta protezionista annunciata invece per quanto riguarda l’industria.

Trump contro gli investimenti in Messico delle case automobilistiche

Recentemente Trump si è scagliato contro gli investimenti in Messico dei big dell’automobile.

Dopo aver accusato General Motors di importare negli USA a zero spese le Chevy Cruze prodotte nel Paese del Centro America, il tycoon ha lanciato un’altra bordata contro Toyota, minacciando pesanti dazi doganali in caso di investimenti oltreconfine.

Summers ha invece sottolineato che “qualsiasi azienda debba decidere se produrre in Ohio o Messico, trova il Messico il 20% più conveniente”.

USA: gli appuntamenti economici di questa settimana

Questa settimana Trump, in vista del giorno dell’insediamento (20 gennaio), terrà la sua prima conferenza stampa post-elezioni. Gli investitori si aspettano dettagli su tagli alle tasse, aumento della spesa pubblica e deregulation promessi dal presidente eletto, oltre ad alcune importanti novità sui futuri rapporti commerciali con la Cina.

Venerdì il Dipartimento per il commercio statunitense rilascerà il report sulle vendite al dettaglio di dicembre, per le quali gli esperti hanno previsto un aumento dello 0,7% dopo la crescita dello 0,1% di novembre.

Gli altri dati previsti dal calendario economico riguardano le richieste di sussidi di disoccupazione, prezzi alla produzione e sentiment dei consumatori.

Sono inoltre attesi gli interventi di alcuni autorevoli membri della Federal Reserve: giovedì prenderà la parola proprio la presidente Janet Yellen. Nei mercati USA inizia a circolare l’idea che la Fed non effettuerà tutti e tre gli aumenti annunciati per quest’anno.