Come investire negli USA dopo 100 giorni di Trump presidente

100 giorni di presidenza di Donald Trump negli Stati Uniti: come investire?
Più di tre mesi fa il vincitore inaspettato delle Elezioni USA 2016 aveva un’agenda piena di promesse e impegni presi con il popolo americano, ma la via della concretizzazione si è dimostrata essere più lenta delle attese e l’incertezza torna alta.

Intanto, con l’avvicinarsi del centesimo giorno di presidenza Trump allo scoccare del 1° maggio, il contesto di buone opportunità sugli asset ad alto rendimento degli Stati Uniti continua ad essere molto buono: i tassi di interesse sono impostanti al rialzo, l’economia cresce e le prospettive parlando di un’estensione del ciclo del credito attualmente in corso, come sottolineato da Gershon Distenfeld, direttore High Yield di AllianceBernstein.

Le prospettive di investimento negli Stati Uniti sono inoltre sostenute dalla possibilità che qualcosa di buono e di concreto possa nascere dalle politiche del magnate repubblicano.

L’esperto della AllianceBernstein tiene però a sottolineare un peggioramento dei fondamentali a seguito di nove anni di ciclo del credito positivo.
Il mercato sta ignorando questi segnali, protagonista di una forte corsa agli asset ad alto rendimento, le obbligazioni high-yield, in un chiaro segnale positivo nei confronti dell’amministrazione Trump - legati alla riforma fiscale e alla spesa pubblica - trascurando i contro - le politiche di protezionismo commerciale.
Di conseguenza, i titoli ad alto rendimento degli Stati Uniti sono diventati molto cari.

Attendere, però, potrebbe non essere la scelta più conveniente. Meglio allora la flessibilità, una scelta attenta ed una corretta preparazione alle turbolenze di mercato.
Esistono delle ragioni per aspettare un deragliamento dell’economia americana: le riforme di Trump potrebbero continuare ad essere lente e il presidente degli Stati Uniti potrebbe portare avanti delle politiche commerciali che, nel lungo periodo, potrebbero rivelarsi dannose.

Le conseguenze di tutti questo sarebbero di difficile gestione, ma l’analista di AllianceBernstein ci ricorda che “aumentare l’esposizione e limitare il rischio non sono due concetti separati, basta capire come muoversi”.

Come investire negli USA ora

Una prima strategia è puntare su società ad alto rating con bilanci solidi: sono meglio posizionate per resistere a maggiori costi di finanziamento e a minori investimenti. Le emittenti di “junk bonds” sono invece più soggette al rischio di default con tassi più elevati, nonostante un’economia in crescita.

In secondo luogo, suggeriamo di considerare titoli di breve durata. Dalla nostra ricerca è emerso infatti che, nel tempo, i bond di alta qualità a scadenza ridotta catturano circa l’80% dei rialzi nel mercato high-yield e solo il 70% dei ribassi.

La terza opzione è appaiare un credito high-yield, brillante con un’economia in accelerazione e con tassi in rialzo, con un bond governativo, sensibile ai tassi di interesse e con la tendenza a ben performare nei periodi di rallentamento.

Altro buon ingrediente di diversificazione e reddito sono gli asset garantiti Usa come i titoli di trasferimento del rischio di credito (Crt) emessi dalle agenzie governative Fannie Mae e Freddie Mac che permettono di puntare sul mercato immobiliare americano, traendo beneficio dall’aumento dei tassi.

Le risposte che il mercato attende arriveranno, che siano positive o negative. In vista di incertezza e volatilità è necessario proteggere il proprio portafoglio - ma un modo per rimanere esposti e trarre opportunità dalle piazze americane esiste.