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Chi è Alice Weidel? Biografia della leader del partito di destra AfD protagonista alle elezioni
martedì 3 ottobre 2017, di
Chi è Alice Weidel? Biografia e storia politica della leader di AfD, il partito populista e di destra che ha ottenuto un ottimo risultato alle recenti elezioni in Germania risultando essere il terzo partito più votato del paese.
Dopo Marine Le Pen, l’Europa ora scopre un’altra donna a capo di un partito di destra. Alice Weidel però è molto diversa dalla esponente del Front National, sia per il suo background politico e lavorativo che per quello personale.
Omosessuale dichiarata, la Weidel si è imposta all’interno dall’Alternative für Deutschland grazie alle sue posizioni economiche contro l’Europa, tanto da riuscire a scalzare Frauke Petry come candidata alla cancelleria tra le fila del partito.
Vediamo allora chi è Alice Weidel, la sua biografia e il motivo per cui in Germania in molti la considerano l’anti-Merkel, soprattutto ora che ottenendo il 12,6% alle ultime elezioni AfD è riuscito ad approdare per la prima volta al Bundestag.
Chi è Alice Weidel? Biografia e storia politica
Alice Weidel nasce il 6 febbraio del 1979 a Gutersloh, città di poco meno di centomila abitanti della Renania, ricca regione vicino ai confini con l’Olanda. Il suo percorso di studi sposa il il mondo dell’economia, laureandosi all’Università di Bayreuth in Business Administration e conseguendo nel 2011 anche un dottorato di ricerca.
Inizia a lavorare quindi per aziende del calibro di Goldman Sachs e Allianz, condendo il tutto con un lungo lavoro di studio pensionistico in Cina, paese dove lavora per diversi anni prima di tornare in Germania dove comincia una carriera come consulente.
Omosessuale dichiarata da tempo convive assieme alla sua compagna Sarah Bossard, una produttrice cinematografica svizzera ma con origini cingalesi con la quale ha anche due figli.
L’avventura politica per Alice Weidel inizia nel 2013, quando aderisce ad Alternative für Deutschland, un partito di estrema destra ed euroscettico fondato proprio in quell’anno dall’economista Bernd Lucke.
Alle elezioni del 2013 però, nonostante i più di due milioni di voti, AfD non riesce a superare la soglia di sbarramento del 5% fermandosi al 4,7%. Nei mesi successivi il partito cresce ancora di più grazie anche alla leader Frauke Petry.
Alle elezioni Europee del 2014 il partito sale al 7%, tanto da riuscire a mandare sette deputati a Bruxelles. Prima delle recenti elezioni del settembre 2017, la Petry però viene fatta fuori dal suo partito e sostituita con Alice Weidel, che da tempo si era fatta apprezzare per la sua forte lotta contro l’Europa e la moneta unica.
AfD così alle ultime elezioni, dove può presentare due candidati alla cancelleria uno per ogni sesso, decide di puntare su Alice Weidel in tandem con Alexander Gauland, allo scopo così di formare una coppia che fosse complementare.
Più vecchio e considerato da tempo troppo estremista nella sua politica di destra, soprattutto contro i migranti, Gauland così viene affiancato da una figura più giovane e competente come la Weidel, che invece fa dei temi economici e finanziari i suoi cavalli di battaglia.
Ecco quindi arrivare l’exploit alle ultime elezioni in Germania, dove AfD raccoglie il 12,6% risultando così essere la terza forza politica del paese, portando al Bundestag per la sua prima storica volta ben 94 deputati.
Il successo alle elezioni
Il grande vincitore alle elezioni tedesche è senza dubbio AfD, che grazie al suo ottimo risultato rovina la festa alla Merkel, ora in grande difficoltà nel riuscire a trovare una maggioranza che possa sostenere un suo quarto governo consecutivo.
Faremo un’opposizione ragionevole, ma per la Germania e i tedeschi prima di tutto e stando attenti a cosa farà Angela Merkel.
Queste sono state le parole con le quali Alice Wendel ha commentato l’esito del voto, ribadendo così come era scontato pensare che il suo partito si schiererà all’opposizione e non appoggerà in nessun modo i cristiano democratici.
Oltre che per il partito il risultato elettorale è anche un successo personale per Alice Weidel. Una settimana prima del voto infatti, era stato rivelato il contenuto di una mail mandata dalla candidata nel 2013 dove emergevano sue posizioni marcatamente xenofobe nei confronti degli immigrati.
Una vicenda questa che non ha messo in difficoltà la Weidel anzi, proprio negli ultimi giorni, AfD avrebbe compiuto quel balzo decisivo per superare i liberali e finire per diventare il terzo partito del paese.
Intanto dopo le elezioni la compagna di partito Frauke Petry ha deciso di abbandonare l’AfD, con ogni probabilità essendo messa in secondo piano dopo l’exploit della Weidel alle urne.
In attesa quindi di conoscere la composizione del nuovo governo di Angela Merkel, all’opposizione ora la Weidel cercherà di ripetere il percorso della Le Pen, continuando nel Bundestag la sua battaglia contro l’Europa e puntando tutto sulle elezioni del 2021, dove potrebbe essere lei la sfidante più accreditata contro la Merkel.