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Cassa integrazione: ecco 3 possibili soluzioni per rifinanziarla
venerdì 10 maggio 2013, di
Nella riunione di ieri il Consiglio dei Ministri, oltre alla questione IMU, ha affrontato quella del rifinanziamento della Cassa integrazione, per cui è necessario un importo significativo, a cui affiancare un ridisegno degli ammortizzatori sociali.
Come e dove trovare la somma di 1,5 miliardi di euro necessaria alla Cassa integrazione? Ecco 3 possibili soluzioni per rifinanziarla.
Come trovare le risorse?
Il ministro del Lavoro Enrico Giovannini ha reso noto che:
“Sono già in corso le verifiche tecniche con gli uffici dell’Economia per individuare, con assoluta urgenza, le soluzioni più idonee a reperire le risorse occorrenti con l’obiettivo del rispetto, al contempo, della disciplina di bilancio”.
Alle soluzioni avanzate dal segretario della CISL, Raffaele Bonanni, al vaglio ci sono tre ipotesi:
- A. La possibilità, garantita anche dalla Legge di Stabilità, di recuperare parte delle risorse utilizzando il 50% del contributo dello 0,30% dei fondi interprofessionali per la formazione continua. Un’ipotesi che dovrebbe essere sottoposta all’attenzione delle parti sociali, timorose di veder sottrarre risorse agli interventi di altri fondi competenti a garantire la ricollocazione e riqualificazione professionale;
- B. L’ipotesi di recuperare la quota di 200 milioni di euro attraverso le risorse per l’Obiettivo Convergenza, ovvero quei fondi destinati alle aree economicamente depresse del Mezzogiorno, ma con il rischio di sottrarre fondi ad altre questioni;
- C. Il taglio degli stipendi dei parlamentari, con l’eliminazione dello stipendio per i membri del Governo che hanno anche lo status di parlamentare, utilizzando le risorse risparmiate a parziale copertura della Cassa integrazione.
Su quest’ultimo aspetto il Premier Letta ha dichiarato:
“Il primo atto che il Governo compirà non è un atto che riguarda gli altri, ma noi stessi perchè i sacrifici devono partire da chi ha compiti di Governo. Il primo atto formale sarà l’eliminazione dello stipendio dei ministri aggiuntivo rispetto all’indennità parlamentare. Un gesto che sarà usato a copertura degli strumenti a tutela di chi perde il lavoro”.
Quale sarà la soluzione intrapresa dal Governo?