Cassa Forense, bilancio 2016: la metà degli avvocati è donna, guadagni inferiori rispetto agli uomini

La Cassa Forense ha chiuso il bilancio del 2016 con un avanzo di esercizio superiore al miliardo di euro.

Un incremento del +8,7% rispetto all’anno precedente, al quale hanno contribuito senza dubbio i 50mila avvocati che lo scorso anno sono stati costretti ad iscriversi alla Cassa Forense con l’entrata in vigore del nuovo regolamento sull’assistenza.

Un bilancio che fa ben sperare anche perché conferma un lieve miglioramento per i redditi degli avvocati. Tuttavia, il bilancio del 2016 della Cassa Forense conferma l’esistenza di una notevole differenza di reddito non solo tra gli avvocati del Sud e quelli del Nord, ma anche tra i legali uomini e le donne.

Il problema delle differenza tra lo stipendio di una donna e quello di un uomo, d’altronde, riguarda tutte le professioni. Questo perché, come spiegato dagli esperti in psicologia, le donne hanno maggiori difficoltà rispetto agli uomini nel porsi in posizione proattiva; difficilmente infatti si candidano per promozioni, oppure accedono a bonus e aumenti di retribuzione.

La maggior parte delle donne a lavoro ha un comportamento basato sulle relazioni, sul lavoro di squadra e sull’accoglienza, mentre sono gli uomini a puntare di più sull’individualismo e sull’affermazione di sé. E ciò ha degli effetti inevitabili sul reddito, come confermato dal bilancio della Cassa Forense.

Cassa Forense: bilancio in positivo per il 2016

Nel 2016 le entrate contributive della Cassa Forense sono state pari a 1.639 milioni di euro, con un incremento complessivo del 3,7% rispetto all’anno precedente. A

Anche le uscite sono state maggiori (864,6 milioni di euro, +3,8%) viste le novità introdotte nel 2016 in materia di welfare.

Nella bilancia costi/ricavi, si ha un avanzo di oltre 800mila euro. I costi per l’anno 2016, infatti, sono stati pari a 1.071 milioni di euro, mentre i ricavi totali ammontano a 2 milioni. Complessivamente il patrimonio netto della Cassa Forense supera 10.200 milioni di euro, merito anche della gestione degli investimenti che ha registrato un andamento positivo del 2% (se valutiamo il portafogli ai prezzi correnti di mercato).

Cassa Forense, bilancio positivo: ma quanto guadagnano gli avvocati?

Il nuovo regolamento dell’assistenza ha introdotto l’obbligo di iscrizione alla Cassa Forense per tutti gli iscritti agli albi. Questo ha comportato un aumento di circa 50mila iscritti nell’ultimo anno, ai quali la Cassa Forense, “a prescindere dai redditi prodotti”, dovrà offrire copertura previdenziale.

In merito al reddito degli avvocati, nel 2016 è stato registrato un aumento, seppur lieve, che fa ben sperare per il futuro. Come emerge dai dati, infatti, il reddito professionale medio dei legali è aumentato di circa il 2,2%, segno che il “periodo di recessione” è ormai alle spalle.

L’unica nota negativa riguarda la differenza tra il reddito degli avvocati del Nord e quelli del Sud.

Questo perché, come già rilevato dalla Cassa Forense nei mesi scorsi, nelle zone meridionali ci sono più avvocati ed è per questo che la concorrenza è più spietata. Ed inevitabilmente si viene a creare una corsa al ribasso delle tariffe che influisce sul reddito annuo.

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Il discorso invece cambia per gli avvocati donna, che nel 2016 rappresentano il 48% del totale dei professionisti. E in alcune Regioni d’Italia il numero delle avvocatesse è persino maggiore rispetto a quello dei colleghi uomini.

Anche qui però la Cassa Forense ha rilevato una differenza tra il reddito delle donne e degli uomini; nonostante si sia ridotta rispetto al 2015 si tratta comunque di un problema da tenere in considerazione provando a risolverlo introducendo degli strumenti in grado di riequilibrare il divario salariale.