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Carne bovina green, nell’accordo con McDonald’s la filiera sarà italiana e sostenibile

venerdì 19 ottobre 2018, di Elisabetta Scuncio Carnevale

A partire dal 2019, 570 ristoranti McDonald’s in Italia distribuiranno carne bovina italiana e sostenibile. Questo sarà possibile grazie al coinvolgimento di oltre 4.000 allevatori in 3 anni e a un primo test iniziale che vedrà 400 aziende protagoniste.

È quanto stabilito da un un protocollo d’intesa a sostegno della filiera italiana siglato da Coldiretti, McDonald’s Italia e Inalca. L’accordo è arrivato in occasione del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione di Cernobbio.

Accordo con McDonald’s. Carne bovina green che favorisca la filiera italiana

L’obiettivo del protocollo d’intesa, sottoscritto da Coldiretti, McDonald’s e Inalca, è favorire l’adozione e la diffusione di pratiche sostenibili e garantire una migliore formazione del personale che opera nell’allevamento di bovini.

Quello bovino è uno dei settori più importanti del tessuto produttivo del Paese in termini di benessere animale, ambientale ed economico-sociale.

Tale accordo prevede lo sviluppo in Italia dei primi allevamenti sostenibili che si basino sul benessere animale, sostenibilità ambientale, nonché quella economica, etica e sociale con la trasparenza e il rispetto del contratto nazionale del lavoro e delle norme di sicurezza.

Mario Federico, amministratore delegato di McDonald’s Italia, ha sottolineato come l’azienda sostenga

“la filiera di qualità e del territorio, per rispondere alle esigenze di consumatori informati e sempre più attenti a provenienza, qualità e genuinità dei prodotti”.

Luigi Scordamaglia amministratore delegato di Inalca ha parlato di un’

“alleanza unica ed integrata, fondamentale per rilanciare insieme a degli attori unici come Coldiretti e McDonald’s la filiera bovina nazionale”.

Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Coldiretti Roberto Moncalvo che ha ricordato come

“promuovere gli allevamenti italiani con progetti sostenibili e concreti significa tutelare un patrimonio comune di tutta l’Italia”.

Ulteriore partner del progetto sarà DQA (Dipartimento Qualità Agroalimentare) che effettuerà le attività di monitoraggio e verifica degli allevamenti.

A garantire il rispetto degli standard saranno l’AIA, l’Associazione Italiana Allevatori e il Dipartimento Qualità Agroalimentare.

Il progetto prevede anche la realizzazione di un sito internet in cui saranno raccolti tutti i dati e le attività di controllo dello standard, così da consentirne un’analisi puntuale e verificare i requisiti delle aziende iscritte.

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