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Cambio euro-dollaro: analisi e previsioni in vista della Brexit

sabato 18 giugno 2016, di Matteo Bienna

Il cambio euro-dollaro si prepara a giovedì prossimo, 23 giugno, quando l’attesissimo referendum britannico sancirà se il Regno Unito rimarrà o meno all’interno dell’Unione Europea.

La Brexit potrebbe essere quindi vicina e le reazioni dei mercati finanziari, compreso il Forex, sono già in corso da diversi giorni. La sfiducia nei confronti della valuta comunitaria, della sterlina e degli asset interni ai mercati europei hanno portato a giorni neri di borsa e altri di alta volatilità tra i cambi.

Le conseguenze dell’omicidio della parlamentare inglese potrebbero pesare e molto sugli esiti del voto di giovedì. I sostenitori della Brexit vacillano dopo il tragico evento e molti attori di mercato sono convinti che il Regno Unito resterà nell’UE, nonostante i risultati degli ultimi sondaggi siano favorevoli all’uscita.

Gli effetti su euro-dollaro sono diretti e il post-referendum sarà cruciale per la valuta comunitaria, la cui credibilità è messa in gioco. La giornata di giovedì potrebbe lanciare o affossare la quotazione dell’euro, portando cambiamenti epocali nelle prospettive di medio/lungo periodo.

Durante l’ultima settimana euro-dollaro, nella volatilità causata dalla riunione Fed e dalle mille incertezze legate alla Brexit, è riuscito a chiudere in rialzo, sentore che la fiducia verso la Comunità Europea potrebbe essere in aumento.

Dopo aver visto le previsioni dell’azionario italiano per la prossima settimana, vediamo quindi le prospettive del cambio euro-dollaro in vista della giornata cruciale di giovedì.

Cambio euro-dollaro in leggero rialzo: Brexit possibile mannaia sulla valuta

Il cambio euro-dollaro ha chiuso in rialzo non solo la giornata di venerdì ma anche l’intera candela settimanale, come osservabile dal seguente grafico W1:

L’ultima candela è un hammer: il prezzo ha chiuso al di sopra dell’apertura di lunedì, dopo aver percorso un ampio range al ribasso. L’hammer rappresenta spesso un segnale rialzista, sostenuto in questo caso anche dal test della trendline di colore verde, confermata, e dall’aver aperto e chiuso la settimana sopra la media mobile a 20 periodi.

La tanto attesa riunione della Fed si è risolta senza grandi conseguenze. Le parole della Yellen sono andate in secondo piano rispetto alle evoluzioni della vicenda Brexit, vero magnete per l’andamento di euro-dollaro.

Se è vero che il mercato sconta in anticipo ogni tipo di informazione l’andamento dell’ultima settimana potrebbe essere un primo segnale contrario alla Brexit e quindi favorevole ad un rafforzamento dell’euro, che sicuramente ne guadagnerebbe, così come la sterlina.

Nel seguente grafico giornaliero sono evidenziati i principali livelli di supporti e resistenze che euro-dollaro potrebbe andare a ricercare durante la prossima settimana:

La quotazione è ora racchiusa in una stretta fase di consolidamento tra le medie mobili, dopo aver trascorso cinque giorni tra l’1,118 e l’1,129. Il cambio ha vissuto continuamente rally al rialzo e al ribasso giornalieri, il cui risultato è stato quello di rimanere nello stesso range di prezzo di inizio settimana.

L’attesa per giovedì porterà presumibilmente ulteriore volatilità, con gli oscillatori che sono entrambi in fasi di estremo equilibrio. Con le ultime tre candele il cambio euro-dollaro sembra voler ritentare un rialzo e, in quest’ottica, cruciale sarà un’eventuale rottura della media mobile a 60 periodi, in blu.

La rottura di questo livello di resistenza potrebbe portare il cambio a 1,134, in prossimità della successiva zona di accumulazione. Tuttavia fino a prima di giovedì è difficile pensare che euro-dollaro prenda iniziative di rilievo, a meno di ulteriori eventi che sconvolgano l’UE.

Eventuali virate al ribasso nella prima parte della settimana potrebbero invece avere nel mirino il supporto a 1,118, più difficilmente un ulteriore test della trendline di medio periodo.

Sarà in ogni caso giovedì a costituire il crocevia dell’andamento settimanale, e non solo, di euro-dollaro, il cui destino è ora nelle mani dei cittadini del Regno Unito.

Cambio euro-dollaro: i market mover della settimana

Il cambio euro-dollaro attende il referendum per la Brexit di giovedì con pochi altri market mover previsti per il resto della settimana, come osservabile anche grazie al nostro calendario economico:

  • mercoledì 22 giugno - vendita di case esistenti USA di maggio, previste in leggero aumento, e scorte di petrolio settimanali;
  • giovedì 23 giugno - indice PMI manifatturiero dell’Eurozona di giugno, atteso in leggero calo, e vendite di nuove abitazione USA di maggio, anch’esse previste in calo;
  • venerdì 24 giugno - principali ordinativi di beni durevoli USA di maggio, in calo, e indice di fiducia del Michigan di giugno, in diminuzione.

Il destino di questi market mover rischia di essere lo stesso delle parole della Yellen dello scorso mercoledì: avere un impatto minimo se non nullo rispetto ad ogni minima novità che riguarderà la Brexit.

Il mercato e il mondo intero guardano con ansia all’esito del referendum di giovedì. Non è la settimana migliore per fare previsioni ma rischia di essere una settimana di svolta per sorti future dell’euro e di euro-dollaro.

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