British Telecom crolla: motivi e conseguenze della multa da 42 milioni

British Telecom crolla sulla Borsa di Londra e la colpa è tutta della multa imposta dall’Ofcom, l’autorità delle comunicazioni, a causa di serie ed evidenti mancanze nel rispetto di alcune normative fondamentali.

Tempo fa le azioni British Telecom erano crollate trascinando in rosso l’intera Borsa di Londra, ma in quel caso la responsabilità era stata imputata all’Italia e alle irregolarità commesse dalla controllata BT del Belpaese. Oggi, invece, gli ampi ribassi delle azioni British Telecom sono tutti da imputare alla multa comminata dalla già citata Ofcom.

L’autorità ha avviato un’inchiesta avente ad oggetto Openreach, il braccio di British Telecom che ha il compito di sviluppare e mantenere efficiente il network di telecomunicazioni nel Regno Unito: Openreach è anche utilizzato da altri provider di telefonia e banda larga, come ad esempio Vodafone. Le azioni British Telecom sono sprofondate a Londra perché l’Ofcom ha svelato evidenti irregolarità da parte della società britannica: gli investitori hanno risposto alla multa milionaria vendendo il titolo. Ecco cosa sta succedendo a Londra mentre le azioni British Telecom continuano a perdere terreno.

British Telecom in rosso: i motivi della multa

Durante la sua indagine, l’autorità delle comunicazioni britannica ha scoperto numerose irregolarità da parte della British Telecom. Tra il gennaio 2013 e il dicembre 2014, BT ha utilizzato in modo non conforme i termini dei contratti con gli altri provider, in modo da non pagare per i ritardi nelle installazioni delle linee Ethernet.
I servizi Ethernet riguardano linee ad alta velocità utilizzate da grandi società e dai già citati provider come Vodafone per trasmettere i propri dati. Sono importanti anche perché forniscono un’alta capacità di connessione negli ospedali, nelle scuole e nelle biblioteche.

“Queste linee ad alta velocità sono una parte vitale dello scheletro digitale del Paese. Milioni di persone fanno affidamento sulla British Telecom”,

ha affermato Gaucho Rasmussen, direttore investigativo dell’Ofcom.

British Telecom in rosso: l’entità della multa

Come già accennato in precedenza, le azioni British Telecom sono state soggette ad una forte pioggia di vendite in mattinata, dopo che l’Ofcom ha reso nota la multa dal valore di 42 milioni di sterline. L’autorità ha parlato chiaro e ha ribadito di non tollerare comportamenti di questo genere.

L’entità della multa evidenzia quanto siano importanti per l’Ofcom le regole inosservate dalla British Telecom. La normativa ha infatti lo scopo di garantire al meglio la competizione e la protezione delle imprese e dei consumatori. La multa che sta facendo viaggiare in rosso le azioni British Telecom include anche una particolare quota di 300.000 sterline: non solo la BT non ha rispettato regole fondamentali, ma ha anche omesso di riportare accurate e complete informazioni all’autorità durante il periodo delle indagini.

British Telecom: le conseguenze per la società

Clive Selley, capo esecutivo di Openreach ha parlato a nome della compagnia scusandosi con tutto il cuore per gli errori commessi che, secondo il comunicato rilasciato, non sono rappresentativi della maggior parte del lavoro svolto. Gavin Patterson, capo esecutivo della British Telecom, ha invece ribadito come siano già state prese misure volte ad impedire il ripetersi di tali circostanze. Scuse a parte, però, le aziono British Telecom hanno perso ampio terreno sulla Borsa di Londra oggi.

La multa comminata e i pagamenti che ora la British Telecom dovrà effettuare in favore dei provider colpiti dalla sua condotta illegale (circa £300 milioni) si abbatteranno pesantemente sul gruppo che non sta di certo attraversando un periodo facile. A gennaio BT è stata costretta ad abbassare le stime sugli utili per l’anno corrente e per il prossimo: il riferimento è ancora alle attività illegali compiute dalla controllata Telecom Italia. Quanto ancora potrà reggere la British Telecom?