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Borsa di Tokyo chiude il 2014 con un rialzo del 7%
mercoledì 31 dicembre 2014, di
La borsa di Tokyo ha chiuso il 2014 con un guadagno complessivo del 7,1%, mentre la performance a due anni sfiora il 68%. L’indice azionario Nikkei-225 ha chiuso l’anno con una quotazione pari a 17.450,80 punti, registrando una flessione dell’1,57% nella seduta di ieri (l’ultima del 2014). L’indice più importante della piazza finanziaria giapponese è stato respinto sull’area di resistenza di 18.000 punti, che già in passato si era dimostrata uno scoglio difficile da superare. Era accaduto tra febbraio e luglio 2007, quando l’indice si spinse fino a 18.300 punti per poi crollare rovinosamente fin sotto 7.000 punti nell’ottobre del 2008.
A questo punto non va escluso un nuovo pesante calo dai valori correnti, in concomitanza proprio con il ritorno dell’avversione verso il rischio sui mercati finanziari. Negli ultimi mesi la piazza finanziaria del paese del Sol Levante aveva visto la propria quotazione crescere tantissimo, grazie al crollo dello yen che ha rivitalizzato le aziende esportatrici giapponesi in debito d’ossigeno dopo oltre un decennio passato in uno scenario di deflazione cronica. La politica monetaria ultra-espansiva della Bank of Japan, rinvigorita con un nuovo intervento lo scorso 31 ottobre, sta risollevando l’asticella dell’inflazione, anche se l’economia resta sull’ottovolante.
Il pil del Giappone è passato da tassi di crescita più che sorprendenti a cadute improvvise, che hanno addirittura riportato il paese in recessione tecnica e a nuove elezioni (che poi hanno confermato la leadership del premier Shinzo Abe). Ha pesato come un macigno l’aumento dell’Iva, che ha praticamente bloccato i consumi. Ora sono attese nuove misure da parte della BOJ e interventi fiscali mirati da parte del governo nell’ambito della politica economica nota come Abenomics. Nel 2015, se lo yen dovesse iniziare a recuperare terreno, per la borsa giapponese potrebbero iniziare ad esserci davvero grossi problemi.