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Borsa Italiana in calo. Ultimo giorno per Opa Pirelli
martedì 13 ottobre 2015, di
Partenza con segno meno per il Ftse Mib che cede lo 0,67%. In linea a Piazza Affari anche la borsa di Parigi con il CAC a -0,6%, il DAX tedesco a -0,3% e il Ftse 100 britannico a -0,2%.
Borsa Italiana a -0,6%. In evidenza Pirelli
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib scende dello 0,67% a 21.943 punti.
Proseguono gli acquisti su UBI dopo la performance positiva nella seduta di lunedì.
La società estende i guadagni, in scia alla trasformazione in Spa.
Fiat Chrysler apre invece in calo dell’1,22% dopo i guadagni di ieri su effetto dell’avvio dell’Ipo di Ferrari su Wall Street.
Da monitorare Pirelli nell’ultimo giorno di adesione all’Opa lanciata dalla cinese Marco Polo International.
In totale si sono registrate adesioni superiori al 26,9% dei titoli in oggetto all’offerta, il che significa che la quota posseduta dalla Marco Polo supera il 53%.
Sul mercato obbligazionario lo spread BTp-Bund segna quota 109 punti base. I decennali italiano rendono all’1,68%.
Borse UE, attese e market mover nella seduta di martedì
Tra i market mover in agenda per la giornata di martedì ci sono l’indice Zew di ottobre, i cui dati sono previsti per le ore 11:00. Le aspettative degli analisti rimangono sul settimo calo mensile consecutivo. A dominare il sentiment degli investitori tedeschi sono ancora le preoccupazioni sul rallentamento della crescita globale.
Occhi puntati poi sulle decisioni di politica monetaria delle banche centrali. Sull’americana Federal Reserve crescono le aspettative per un innalzamento del costo del denaro USA entro le fine del 2015 sulla base di alcune dichiarazioni di esponenti dell’istituto.
Sul fronte europeo si procede in direzione opposta alla stretta monetaria e le attese sono sul QE 2 da parte del Governatore BCE Mario Draghi.
Asia in rosso. Pesano i dati cinesi sull’import-export
I mercati asiatici arretrano nella seduta odierna, in scia ai dati negativi sull’import-export di Pechino. La pubblicazione dei dati della bilancia commerciale del Dragone per il mese di settembre zavorra gli acquisti, accelerando le vendite. In dettaglio l’export ha subito un calo dell’1,1% su base annua e l’import è crollato del 17,7%.
A pesare sull’andamento delle piazze cinesi anche il downgrade del FMI che rivede al ribasso le stime di crescita per il 2015, che scendono al 3,1% dal precedente 3,3%.
Anche il listino giapponese archivia la seduta di contrattazioni in rosso con il Nikkei che cede l’1,02%.
Viaggiano in territorio negativo anche le borse di Sydney e Seoul con ribassi rispettivamente dello 0,59% e 0,13%.