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Bonus 80 euro in busta paga: cosa cambia nel 2015 con l’approvazione della Legge di Stabilità
lunedì 22 dicembre 2014, di
Il Senato ha approvato la Legge di Stabilità 2015. Tante, tantissime le novità in vigore a partire dal prossimo anno.
Tra queste, una in particolare riguarda il bonus Irpef di 80 euro in busta paga, introdotto dal DL 66/2014 fortemente voluto dal Governo Renzi e destinato ai lavoratori dipendenti con un reddito fino a 26mila euro l’anno.
Il testo fuoriuscito dalla Camera non ha subito nessuna modifica. A questo punto dunque è ufficiale: il bonus di 80 euro in busta paga si trasforma da misura straordinaria dovuta alla crisi a provvedimento strutturale. Nel 2015 però verrò introdotta la non cumulabilità del credito d’imposta con le agevolazioni concesse ai ricercatori che tornano in Italia.
Bonus 80 euro in busta paga: le novità del 2015
L’Aula di Montecitorio ha introdotto alcune modifiche alle misure già esistenti, come il limite di reddito per poter accedere al bonus bebé. L’assegno di 960 euro annui per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017, sarà concesso se l’Isee familiare non supera i 25mila euro. Nel caso in cui il reddito non superi i 7mila euro annui, l’importo verrà raddoppiato. Stanziati inoltre 45 milioni destinati ai buoni acquisto pari a 1000 euro per le madri che hanno quattro o più figli e un Isee pari o inferiore a 8.500 euro annuali.
Tutti provvedimenti che possono essere considerati "legati" al bonus i 80 euro in busta paga.
Bonus 80 euro 2015: aventi diritto
Per accedere al bonus Irpef di 80 euro in busta paga dovranno esserci tre presupposti riguardanti:
– la tipologia di reddito prodotto;
– la sussistenza di un’imposta a debito dopo aver apportato le detrazioni per lavoro, - l’importo del reddito complessivo.
Inoltre, a partire dal 1°gennaio 2015, si potrà inserire nella busta paga un credito d’imposta pari a 960 euro annui nel caso in cui il reddito complessivo arrivi fino a 24mila euro.
Nel caso in cui il reddito complessivo superi i 24mila euro, ma sia pari o inferiore a 26mila euro, il bonus si ridurrà in maniera proporzionale al reddito.
Bonus 80 euro 2015: beneficiari
Rimangono esclusi dal bonus di 80 euro in busta paga Partite Iva, pensionati e incapienti. Nel corso degli ultimi mesi si era parlato di estendere la platea di beneficiari, ma alla fine, tutto è rimasto com’era. A ricevere il bonus Irpef saranno solo i lavoratori dipendenti con un reddito complessivo derivante da:
– redditi di lavoro dipendente;
– redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
– compensi percepiti dai lavoratori soci delle cooperative;
– indennità e i compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità;
– somme da chiunque corrisposte a titolo di borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale;
– redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa;
– remunerazioni dei sacerdoti; prestazioni pensionistiche, comunque erogate, dai fondi di previdenza complementare;
– compensi per lavori socialmente utili.