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BoJ potrebbe lanciare il QE2 e tagliare i tassi a -0,5% per fermare il super-yen
venerdì 12 febbraio 2016, di
La tempesta finanziaria di inizio 2016 sta provocando un clamoroso boom dello yen giapponese, che è riuscito a ritrovare la sua storica capacità di apprezzarsi nelle fasi di panic selling sui mercati globali nonostante sia in corso un mastodontico programma di qualitative e quantitative easing da parte della Bank of Japan, pari a 80.000 miliardi di yen all’anno. Inoltre di recente l’istituto monetario di Tokyo ha anche annunciato di aver tagliato i tassi sui depositi su valori negativi, portandoli a -0,16%, allo scopo di rilanciare la crescita economica e di combattere il rischio di deflazione.
Le mosse ultra-accomodanti della BoJ, però, nulla possono contro lo strapotere delle masse da centinaia e centinaia di miliardi di dollari che si spostano da un asset all’altro nelle fasi di panico tra gli investitori. Sul forex lo yen è stato interessato da ricoperture eccezionali sulle posizioni short di medio-lungo periodo aperte negli ultimi tre anni, spesso utilizzando la leva finanziaria. Il risultato è stato un boom pazzesco per la valuta di Tokyo, che è salita sui massimi da fine ottobre 2014 nei confronti del dollaro americano.
Ieri il tasso di cambio Dollaro/Yen è sceso addirittura sotto 111, prima di iniziare un fisiologico pullback dopo ben nove sedute consecutive in calo. Negli ultimi due mesi la moneta del paese del Sol Levante ha guadagnato fino al 10% contro il biglietto verde, senza contare il rally contro sterlina, euro e franco svizzero. A questo punto la Bank of Japan potrebbe correre ai ripari, cercando di fermare il super-yen rafforzando ancor di più il piano di acquisto di asset. Secondo gli esperti di JP Morgan, la BoJ potrebbe lanciare il QE2 già a marzo (o anche prima).
Inoltre potrebbe tagliare i tassi a -0,5%, come ha fatto pochi giorni fa la Svezia. Molto dipenderà anche dal dato sul pil del quarto trimestre 2015 atteso lunedì: gli economisti più pessimisti hanno avanzato anche l’ipotesi di un crollo a -3%. Un dato sul pil così negativo, associato a un’inflazione quasi a zero e al super-yen, dovrebbe spingere la BoJ a valutare nuovi stimoli monetari ultra-espansivi e a quel punto la valuta nipponica potrebbe davvero rallentare la sua ascesa, anche se i mercati globali dovessero proseguire il sell-off.