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Bce bacchetta l’Italia: nessun progresso su rientro deficit
giovedì 13 marzo 2014, di
La Bce nel report di marzo, pubblicato questa mattina bacchetta l’Italia sul nostro deficit. "L’Italia - scrive la nota - non ha fatto tangibili progressi rispetto alla raccomandazione della Commissione Ue" di far scendere il deficit, rimasto al 3% nel 2013, contro il 2,6% raccomandato dall’Europa.
La Bce auspica che l’Italia faccia i passi necessari per abbassare il proprio deficit al fine di rientrare nel tetto del rapporto deficit-pil. La banca europea chiede a Roma di intraprendere azioni allo scopo di mettere il debito "in traiettoria discendente".
Secondo l’istituto "in Italia il disavanzo delle amministrazioni pubbliche é rimasto al 3% del Pil nel 2013, valore invariato rispetto all’anno precedente e lievemente superiore all’obiettivo del 2,9 per cento del Pil fissato nell’aggiornamento del programma di stabilità del 2013".
Nel bollettino mensile della Bce si parla anche di inflazione. La banca europea stima che "nei prossimi mesi si attesti in prossimità dei livelli attuali, per aumentare gradualmente verso il 2% nel medio-lungo termine".
Ma la Bce rassicura e dice di essere "fermamente determinata a mantenere i tassi bassi e ad intervenire ulteriormente se necessario". Nell’Eurozona, in prospettiva futura, "ci si attende che la ripresa in atto prosegua, sebbene a un ritmo contenuto".
Inoltre la Bce nel rapporto mensile di marzo ricorda che "gli andamenti degli indicatori del clima di fiducia basati sulle indagini congiunturali fino a tutto febbraio sono coerenti con il protrarsi di una crescita moderata anche nel primo trimestre di quest’anno".
In particolare, sottolinea la Bce, "si dovrebbe concretizzare un ulteriore miglioramento della domanda interna, sostenuto dall’orientamento accomodante della politica monetaria, da condizioni di finanziamento più favorevoli e dai progressi conseguiti nel risanamento dei conti pubblici e nelle riforme strutturali".