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Basta compiti a casa, firmata la legge: la nuova “rivoluzione francese”
giovedì 8 giugno 2017, di
Basta compiti a casa: nelle scuole francesi d’ora in avanti gli studenti dovranno studiare ed esercitarsi direttamente in classe.
Il nuovo presidente della Repubblica francese Macron lo aveva promesso in campagna elettorale e così è stato: dal 1° settembre 2017 basta compiti a casa, ma ogni mese ci saranno 15 ore di scuola aggiuntive durante le quali gli studenti potranno studiare e svolgere esercizi supportati dai propri insegnanti.
Con la nuova legge francese che elimina i compiti in classe, voluta direttamente da Macron ma messa in atto dal nuovo ministro dell’Educazione Jean Michel Blanquer, si punta a ridurre le disparità che ci sono tra quegli alunni che possono contare sul sostegno dei genitori e quelli che invece devono studiare in totale autonomia.
I compiti in classe quindi non sono stati cancellati perché ritenuti dannosi dal Governo francesce, ma solo perché possono costituire un elemento di disuguaglianza.
Al momento il progetto sarà avviato in forma sperimentale in alcune scuole francesi, poi se i risultati saranno ottimali verrà riproposto su tutto il territorio. E chissà se questo modello non venga riprodotto anche in Italia, dove da diversi mesi va avanti il dibattito sull’utilità dei compiti a casa.
Basta compiti a casa: il modello francese riproposto in Italia?
15 ore al mese, circa mezz’ora al giorno da dedicare ai compiti e al ripasso delle materie grazie al sostegno dei propri insegnanti: una vera e propria “rivoluzione” quella che vivrà la scuola francese a partire dal 1° settembre e chissà se lo stesso modello non verrà preso come esempio anche in Italia.
La stessa Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, infatti, più volte ha confermato di voler valutare un sistema alternativo ai compiti a casa, preferendo che gli insegnanti “lavorino di più in classe”.
Anche molti genitori sembrano essere favorevoli alla cancellazione dei compiti a casa, specialmente quelli che lavorano e spesso si trovano a dare il giusto supporto ai figli nelle ore serali.
Il modello francese sembra rispondere proprio alle loro esigenze: permettendo agli studenti di svolgere i compiti in classe, infatti, viene garantita a tutti la pari opportunità di un supporto qualificato per lo studio.
In Italia polemiche per i compiti delle vacanze
Mentre in Francia si guarda al futuro con la cancellazione dei compiti in classe, in Italia il dibattito si sposta ai compiti delle vacanze.
Tra qualche giorno, infatti, con la chiusura delle scuole agli studenti saranno consegnati i tradizionali libri delle vacanze, oppure verranno assegnati loro degli esercizi da svolgere a casa. Uno strumento didattico usato da molti anni con il quale i docenti vogliono evitare che gli alunni rilassandosi troppo si dimentichino di quanto imparato durante l’anno.
Ma per alcuni esperti, come ad esempio per il pedagogo Maurizio Parodi autore del libro “Basta compiti”, assegnare dei compiti per le vacanze è una “tortura per gli alunni”. A tal proposito Parodi si scaglia contro gli insegnanti dichiarando che non sussiste la motivazione per la quale i compiti vengono assegnati:
“Se gli insegnanti temono che gli studenti dimentichino tutto quello che hanno imparato è perché probabilmente ritengono che gli apprendimenti avvenuti durante l’anno scolastico siano davvero ben poco significativi”.
Anche Parodi, così come molti altri genitori e insegnanti, concorda con il nuovo modello introdotto in Francia. È compito della scuola e dei docenti infatti istruire gli allievi e questo non può essere delegato agli altri soggetti come i genitori. In questo modo il successo degli alunni non dipende tanto dalle loro capacità ma dal supporto che ogni genitore è disponibile a dargli.
Per adesso però gli studenti italiani dovranno continuare a svolgere i compiti a casa, compresi quelli delle vacanze. I più fortunati si risparmieranno quest’ultimi, specialmente coloro ai quali il proprio insegnante anziché assegnare dei lunghi e difficili esercizi ha consigliato dei libri di narrativa perfetti per le vacanze e per essere letti sotto l’ombrellone.