Home > Altro > Archivio > BOT, CTZ, BTP: l’esito delle elezioni è fondamentale. Analisi e prospettive (…)

BOT, CTZ, BTP: l’esito delle elezioni è fondamentale. Analisi e prospettive per le aste della settimana.

sabato 23 febbraio 2013, di Vittoria Patanè

I titoli di Stato italiani verranno venduti lunedì, martedì e mercoledì proprio in coincidenza con le elezioni elettorali, gli exit poll e lo spoglio dal quale uscirà il nome del prossimo Premier. La raccolta prevista si aggira tra i 16 e i 19,5 miliardi.

Tale concomitanza potrebbe essere un’opportunità sia per i normali risparmiatori che per gli speculatori, data l’ampiezza dell’offerta dei titoli, ma soprattutto a causa dell’incidenza che la tornata elettorale potrebbe avere su di essi.

Andiamo quindi a vedere quali saranno le possibilità per gli investitori e le prospettive di vendita dei singoli titoli.

CTZ: i rendimenti salgono

Lunedì sarà il turno di CTZ e BTP indicizzati all’inflazione. Per quanto riguarda i primi, essi avranno durata di due anni, scadenza media e si presentano senza cedola.

I CTZ sono sicuramente meno sicuri dei BOT, ma più stabili dei BTP a 5 o 10 anni, proprio perché privi di una durata molto lunga.

Nel corso dell’asta di ieri sul mercato secondario i rendimenti dei certificati zero coupon sono saliti a causa dell’incertezza elettorale: i titoli sono stati scambiati all’1,75% ed è molto probabile che nel corso dell’asta di lunedì i rendimenti dei CTZ salgano ulteriormente.

L’asta appare una buona occasione per investire su un titolo a scadenza media e con un rendimento elevato che però potrebbe scendere se i mercati si tranquillizzassero sulla situazione italiana post elettorale, portando guadagni nelle tasche dei risparmiatori.

BTP indicizzati all’inflazione

La giornata di lunedì vedrà anche l’asta dei BTP a 5 e 10 anni in corso di emissione indicizzati all’inflazione europea.

Nonostante gli investitori nostrani abbiano dimostrato una preferenza per i BTP Italia (indicizzati all’inflazione italiana appunto), questi “BTP europei” potrebbero rappresentare un’occasione per coloro che vogliono proteggersi proprio dal rischio inflazione, anche se il ritorno di un tasso inflazionistico alto sembra molto improbabile a causa del continuo controllo della BCE.

BOT a sei mesi

Martedì invece sarà la volta dei BOT a sei mesi. La giornata sembra cadere a pennello e adeguarsi perfettamente alla natura difensiva di questo tipo di titolo.

Se infatti dalle urne uscisse un risultato sgradito ai mercati, ovvero un governo con una maggioranza incerta e frammentata, il BOT a 6 mesi potrebbe rappresentare l’investimento più sicuro e meno rischioso.

BTP quinquennali e decennali

Le aste dei titoli di Stato italiani si chiuderanno mercoledì con la riapertura di un vecchio BTP a 5 anni e l’offerta del nuovo BTP a 10 anni con scadenza primo maggio 2023.

Senza dubbio questa si presenta come l’asta più attesa della settimana. Ricordiamo che il BTP decennale è proprio quello su cui si misura lo spread contro i Bund tedeschi e quindi anche il più esposto ai pericoli derivanti dalle incertezze elettorali.

È senza dubbio un titolo per chi adora il rischio, ma, se i risultati elettorali fossero quelli sperati dai mercati, questo tipo di BTP potrebbe mettere in atto una risalita vertiginosa, con rendimenti più bassi in asta.

Un messaggio, un commento?

moderato a priori

Questo forum è moderato a priori: il tuo contributo apparirà solo dopo essere stato approvato da un amministratore del sito.

Chi sei?
I tuoi messaggi

Questo form accetta scorciatoie di SPIP [->url] {{bold}} {italic} <quote> <code> e il codice HTML <q> <del> <ins>. Per creare un paragrafo lasciate semplicemente una riga vuota.