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BCE: cosa aspettarsi dal meeting del 4 luglio? L’analisi del Wall Street Journal

mercoledì 3 luglio 2013, di Federica Agostini

Gli animi si scaldano ad una manciata di ore dal prossimo appuntamento con la Banca Centrale Europea. Sembra ormai dato per scontato che non ci sarà alcun intervento di politica monetaria, ma grande attenzione sarà riservata alla conferenza stampa e alle parole di Mario Draghi, soprattutto nella fase di domande e risposte ai giornalisti.

BCE: meeting del 4 luglio. Le aspettative dal Wall Street Journal

La Banca Centrale Europea manterrà invariati i tassi di interesse allo 0.5%, un minimo da record e non lancerà nessun nuovo strumento i stimolo monetario.

Dopo 18 mesi di contrazione, il Pil dell’Eurozona dovrebbe stabilizzarsi quest’estate. Inoltre, una modesta crescita economica in Germania potrebbe dare vita ad un’accelerazione di tutta la regione verso la fine dell’anno.

L’inflazione annuale è aumentata a giugno dell’1.6%. Tale indicazione dovrebbe placare i timori riguardo al generale calo dei prezzi.

Il presidente della BCE, Mario Draghi, dovrebbe reiterare il messaggio lanciato allo scorso meeting: la fine della politica monetaria allentata da parte della BCE è assai lontana.

Escludendo il crollo economico, la BCE dovrebbe allo stesso tempo tenere nella fondina le sue armi più potenti, come ad esempio il taglio in zona negativa dei tassi sui depositi. Questo anche per via della vicinanza con le elezioni politiche in Germania. La BCE è indipendente dalla politica, ma sicuramente preferisce evitare di diventare il bersaglio della campagna elettorale nel paese chiave della zona Euro.

Ciò non significa che l’estate sarà facilissima. Lo scenario dell’Eurozona continua ad essere quello di una regione stagnante o, nel migliore dei casi, dalla crescita molto lenta. Inoltre, anche se la politica della BCE è riuscita a frenare i timori di una rottura immediata dell’Euro (timori che sembrano tornare alla ribalta con la questione Portogallo), la politica monetaria ha potuto fare ben poco nel contrastare l’elevata disoccupazione giovanile e il freno alle spese dei consumatori.

La ripresa economica a pieno ritmo continua ad essere sfuggente. Una scarsa domanda dalle economie emergenti non riesce a far ripartire le esportazioni e le spese dei consumatori sono al minimo.

Il parere

Confermano questa view anche gli analisti ING che scrivono in una nota:

Non ci aspettiamo nessuna nuova azione di politica monetaria nella riunione di questa settimana.

Tuttavia, proseguono gli analisti, qualche spunto potrebbe arrivare dalla conferenza stampa di Mario Draghi:

Draghi cercherà di lanciare due messaggi. Il primo di non preoccuparsi di un incombente abbandono della politica espansiva della BCE e il secondo di avere fiducia nel piano OMT come scudo agli spread.

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