Home > Altro > Archivio > Aussie crolla sotto 0,70 e aggiorna i minimi da oltre 6 anni
Aussie crolla sotto 0,70 e aggiorna i minimi da oltre 6 anni
mercoledì 2 settembre 2015, di
La caduta del dollaro australiano sembra non avere più fine, nonostante la Reserve Bank of Australia (RBA) abbia momentaneamente bloccato il ciclo di tagli ai tassi di interesse. Ieri notte l’istituto monetario di Sidney ha mantenuto invariato il Cash Rate al 2%, il livello più basso di sempre, confermando le aspettative di analisti e investitori. A deteriorare sempre più la struttura tecnica del cambio della valuta oceanica ci pensa quasi ogni giorno la Cina, primo partner commerciale dell’Australia. Il gigante asiatico sta sperimentando una brusca frenata economica, tale da mandare nel panico tutti i mercati del pianeta e far temere una recessione su scala globale.
L’Australia è ancora molto dipendente dall’andamento economico di Pechino, dove esporta gran parte del suo prezioso minerale di ferro, oltre a una lunga serie di materie prime tra le quali il carbone. Tra l’altro la forte discesa dei prezzi di queste commodity fondamentali per l’economia australiana ha deteriorato non poco le finanze pubbliche del paese e creato i presupposti per aspettative di forte rallentamento economico da qui ai prossimi mesi. Ora l’Australia rischia addirittura il taglio del rating AAA, da sempre motivo di vanto per il governo di Sidney.
Sul forex la valuta continua a perdere colpi, tanto che il tasso di cambio AUD/USD è sceso sui minimi più bassi da oltre 6 anni sotto la soglia psicologica di 0,70. Nell’ultimo anno l’Aussie ha perso quasi il 35% del proprio valore, ma rischia di sperimentare ulteriori vistosi cali da qui a fine anno se la crisi cinese dovesse peggiorare e provocare un nuovo panic selling sui mercati. Stanotte il cambio è atterrato in area 0,6980, anche se nelle ultime due ore è in corso un rimbalzo verso area 0,7030. Da un punto di vista tecnico, su base settimanale, la perdita del supporto di area 0,7230 ha favorito la caduta fin sotto 0,70. Possibile un rimbalzo di breve termine, ma la tendenza ribassista dovrebbe spingere l’Aussie ancora più giù da qui a fine anno.