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Aumento Pop. di Vicenza: prezzo tra €0,1 e €3. Fidentiis: sottoscrivere non ha senso
martedì 19 aprile 2016, di
Popolare di Vicenza ha comunicato la forchetta di prezzo che intende offrire al mercato in vista dell’aumento di capitale da €1,76 miliardi al quale il fondo Atlante parteciperà come sub-underwriter. La banca vicentina ha reso noto che il range di prezzo è stato fissato tra gli €0,1 e i €3, estremi lontanissimi tra loro, ai €62 di 2 anni fa e al recesso teorico di €6,3 stabilito pochi mesi fa.
L’istituto vicentino inizierà la raccolta di ordini per l’IPO questa settimana, con le azioni che dovrebbero entrare in fase di scambio dal 3 maggio. La forchetta così larga di prezzo riflette lo scarso interesse degli investitori che pone il rischio di un elevato inoptato in sede di aumento. Rischio che si sarebbe dovuta accollare Unicredit, la quale grazie al fondo Atlante si svincolerà dall’essere l’unica garante per l’aumento di Popolare di Vicenza.
Popolare di Vicenza: range di prezzo adc fissato tra €0,1 e €3
Popolare di Vicenza ha reso noto il range di prezzo al quale intende offrire le azioni per l’aumento di capitale, con conseguente IPO, che la banca vicentina si appresta ad effettuare. L’istituto ha comunicato che la forchetta di prezzo è compresa tra gli €0,1 e i €3, riflettendo così lo scarso interesse degli investitori a partecipare all’aumento. Il minimo di €0,1 non è vincolante.
La stessa banca vicentina ha spiegato che il range fissato è stato deciso in base all’attività di pre-marketing che non ha dato informazioni su un particolare interesse del mercato rendendo così difficile la fissazione di un range più ristretto. Se si esclude il miliardo e mezzo che la banca raccoglierà sul mercato, la valorizzazione appare assai bassa visto che si configura tra i €10 milioni e i €300 milioni.
Popolare di Vicenza: fondo Atlante rischia di diventare maggiore azionista
I timori su un largo inoptato erano fondati visto che c’è il rischio che il fondo Atlante diventi proprietario della banca con una larga quota di maggioranza.
Il veicolo a targa governativa ma a gestione privata pochi giorni fa aveva raggiunto un accordo con Unicredit per subentrare come garante all’aumento di capitale dell’istituto veneto, smarcando così dal difficile compito la banca di piazza Cordusio.
Popolare di Vicenza: sottoscrivere non ha senso - Fidentiis
Il range di prezzo fissato dal cda di Popolare di Vicenza evidenzia come le azioni verranno scambiate tra le 0,38 e le 0,45 volte il tangible book value. Un multiplo a questi livelli è molto più elevato di altri titoli bancari come quelli di Banco Popolare, Banca Carige, Banca MPS e vicino alla stessa Unicredit.
Fabrizio Bernardi, analista di Fidentiis Equities, ha dichiarato che il “dolore atteso” è ora ben tangibile.
L’analista ha posto il focus sul multiplo sopra descritto, ritenendo che quello offerto dalle azioni di Popolare di Vicenza sia in linea con quello delle banche italiane che offrono un basso rendimento sulla tangible equity.
L’esperto ha quindi dichiarato che sottoscrivere l’aumento di capitale di Popolare di Vicenza, finanziariamente parlando, non abbia alcun senso.
Popolare di Vicenza: oggi il via libera al prospetto dell’aumento dalla Consob
Infine, oggi dovrebbe arrivare il via libera della Consob sul prospetto dell’aumento di capitale. Il presidente dell’autorità vigilante, Giuseppe Vegas, ha confermato che per la giornata di oggi la Consob si riunirà per esaminare il prospetto dell’aumento di capitale di Popolare di Vicenza.