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Aumento IVA pane, pasta e farmaci dal 1° maggio. Bufala o realtà?
martedì 26 aprile 2016, di
Secondo alcuni siti web dal prossimo 1° maggio 2016 ci sarà un aumento IVA su farmaci, pane e pasta. Ma si tratta di una clamorosa bufala fiscale. Non è previsto alcun aumento IVA su farmaci, pane e pasta nei prossimi mesi, anche se dal prossimo 1° gennaio qualcosa potrebbe cambiare.
La Legge di Stabilità 2016, infatti, ha bloccato l’aumento delle aliquote IVA nel 2016 e lo ha rinviato al 2017 (insieme alla rimodulazione delle accise sui carburanti).
Si tratterebbe però di un aumento IVA generalizzato alla generalità dei prodotti e dei servizi nazionali.
Nonostante questo, i prodotti di prima necessità come farmaci, pane e pasta non subiranno alcun aumento IVA nel corso del 2016.
Vediamo su cosa si basa l’ennesima bufala del web e cosa c’è di vero dietro alle ultime notizie in materia di aumento IVA.
Aumento IVA farmaci, pane e pasta dal prossimo 1° maggio 2016: bufala o realtà?
Alcuni siti web hanno riportato nelle ultime ore la notizia secondo la quale dal prossimo 1° maggio 2016 ci sarà un aumento IVA su farmaci, pane e pasta.
Tale aumento IVA colpirebbe solo i suddetti beni di prima necessità e non sarebbe generalizzato. La ratio sarebbe quella di “ottemperare a richieste provenienti dall’Unione Europea”. Si tratta, diciamolo subito, di una clamorosa bufala fiscale.
Dal prossimo 1° maggio 2016 non è previsto alcun aumento IVA sui beni di prima necessità, tanto meno su farmaci, pane e pasta.
I siti web citati parlano di aumenti di aliquota IVA dal 4 al 10 per cento per prodotti come medicinali, pane, pasta, riso, farina, latte, olio, verdura e patate.
Si tratta di notizie false e, tra l’altro, anche non corrette in quanto alcuni dei prodotti citati (vedi i medicinali) hanno già aliquota IVA al 10%.
I medicinali, infatti, godono dell’aliquota agevolata del 10 per cento, fissata dal n. 114 della Tabella A, parte III, allegata al D.P.R. n. 633 del 1972 (il cosiddetto “decreto IVA”).
Aumento IVA 2016: cosa c’è di vero?
Non esiste quindi alcuna ipotesi di aumento IVA per farmaci, pane e pasta dal prossimo 1° maggio 2016.
Tuttavia, occorre ricordare come la Legge di Stabilità 2016 abbia previsto e modificato i termini di applicazione delle cosiddette clausole di salvaguardia sull’IVA.
L’aumento delle aliquote IVA previsto dalle precedenti manovre finanziarie (fu il Governo Berlusconi IV ad introdurle per la prima volta con il famoso DL 98/2011) è stato rinviato al 2017 per effetto di quanto previsto dai commi 5 e 6 della Legge di Stabilità 2016.
Ecco un’utile tabella che evidenzia l’attuale quadro normativo alla luce della Legge di Stabilità 2016:
| Anno di riferimento | Attuale aliquota IVA al 10% | Attuale aliquota IVA al 22% |
|---|---|---|
| 2016 | 10% | 22% |
| 2017 | 13% | 24% |
| 2018 | 13% | 25% |
Ecco cosa sarebbe successo, invece, in caso di permanenza della precedente normativa:
| Anno di riferimento | Attuale aliquota IVA al 10% | Attuale aliquota IVA al 22% |
|---|---|---|
| 2016 | 12% | 24% |
| 2017 | 13% | 25% |
| 2018 | 13% | 25,5% |
La Legge di Stabilità 2016 ha quindi momentaneamente stoppato l’aumento dell’IVA, rimandandolo però al 2017.
L’aumento dell’IVA proseguirà poi nel 2018 portando l’attuale aliquota IVA "ridotta" dal 10% al 13% e quella "ordinaria" dall’attuale 22% al 25%.
Si tratterebbe, è utile ricordarlo, di un aumento IVA generalizzato alla pluralità dei contribuenti e delle fattispecie imponibili ai fini IVA.
Nessun aumento IVA dal prossimo 1° maggio 2016 è previsto, per fortuna, su beni di prima necessità come farmaci, pane e pasta.