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Asta CTz: tassi sotto lo 0,6%, nuovo minimo di sempre. Spread intorno a 160

mercoledì 25 giugno 2014, di Nicola D’Antuono

Non si arresta il trend discendente su tutta la curva dei rendimenti della carta italiana, che continua ad essere acquistata con grande intensità dagli investitori internazionali. Il clima di euforia sui mercati finanziari, dove Wall Street e Francoforte sono su livelli record, e le politiche monetarie accomodanti delle banche centrali, che stentano a diventare restrittive, continuano a sostenere il mercato “Toro” delle obbligazioni, in particolare i titoli di stato della periferia europea.

I bond governativi italiani sono tra i più acquistati dagli investitori istituzionali, grazie anche al fatto che la costante discesa dell’inflazione continua a mantenere invariato l’appeal nonostante i tassi nominali siano sempre più diretti verso lo zero. Oggi l’asta dei CTz biennali ha confermato che l’appetito per i bond pubblici del Belpaese non è affatto terminato.

La Banca d’Italia ha annunciato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze è riuscito a piazzare 2 miliardi di euro di CTz con scadenza aprile 2016 a un rendimento lordo dello 0,591%, il livello più basso di sempre. Lo scorso maggio gli stessi titoli eerano stati collocati a un rendimento dello 0,786%. La domanda è stata pari a 1,57 volte l’offerta.

L’ammontare dell’emissione era comunque poco significativo, ma è innegabile che sta proseguendo il momento positivo per la carta italiana. Venerdì sarà la volta del nuovo BTp quinquennale con scadenza agosto 2019, cedola annua lorda dell’1,5%, che sarà offerto per un controvalore compreso tra i 3 e i 4 miliardi di euro. Sarà poi riaperta l’emissione del BTp decennale settembre 2024 per 2-2,5 miliardi e quella del CCTeu novembre 2019 per 1-1,5 miliardi di euro.

Intanto a Piazza Affari prosegue la fase interlocutoria dell’indice azionario FTSE MIB, che segna un frazionale calo dello 0,03% a 21.635 punti, dopo che l’indice di fiducia dei consumatori italiani a giugno è diminuito a 105,7 punti dai 106,2 di maggio. E’ il primo calo da marzo scorso, mentre gli analisti si aspettavano un risultato praticamente stabile a 106,3 punti. Sul mercato obbligazionario lo spread Btp-Bund è in lieve aumento a 159 punti base, per un rendimento lordo del BTp decennale pari al 2,89%.

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