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Alitalia: prestito di 300 milioni e vendita rinviata al 2018. Lufthansa prepara l’offerta

lunedì 16 ottobre 2017, di Lorenzo Baldassarre

300 milioni di euro per rinviare l’ultima data utile per la cessione di Alitalia dal 5 novembre 2017 al 30 aprile 2018. Il prestito sale quindi a 900 milioni, considerando i 600 già prestati. Lufthansa ed Easyjet le più interessate a una parte della compagnia aerea italiana. La prima potrebbe avere già un’offerta pronta. Resta il problema sul personale di terra, nessuno è interessato al suo rilevamento.

Alitalia: altri 300 milioni di euro in prestito. Più tempo a disposizione per valutare offerte

Il governo firma il decreto di stanziamento di altri 300 milioni di euro nelle casse di Alitalia, la quota sale quindi a 900 milioni, considerando i 600 già stanziati. Il termine ultimo per restituirli alle casse dello Stato sarà settembre 2018, mentre lo slittamento della data ultima per valutare le offerte è fissato al 30 aprile 2018.

Non c’è più fretta e nelle intenzioni del governo questa era la priorità. Si potranno quindi valutare tutte le offerte con più tempo, ma soprattutto in caso di queste offerte il rischio di lasciare gli aerei a terra sarebbe concreto, svalutando ancora di più la compagnia, a vantaggio proprio di quelle concorrenti che vorrebbero acquistarla (in parte).

Al momento in pista restano le offerte di Easyjet, che si è vista sfumare una parte di Air Berlin a vantaggio di Lufthansa. Quest’ultima è un’altra grande candidata e i colloqui con Roma sono molto fitti.
C’è l’incognita Etihad, ex azionista di minoranza della compagnia aerea italiana, che deve sciogliere la riserva.

Un problema rilevante è quello dell’aspetto sociale, Alitalia ha circa 6 mila dipendenti facenti parte del personale di terra, al quale nessun offerente sembra interessato al suo rilevamento. Per il personale di volo (piloti, assistenti di volo e tecnici operativi) la situazione sembra invece essere serena.

Lufthansa: pronta un’offerta di 500 milioni, ma maxi licenziamento

Da un’indiscrezione del Corriere della Sera, sembra che Lufthansa abbia messo sul piatto un’offerta al governo italiano di 500 milioni di euro per rilevare una parte di Alitalia, ovvero solo la flotta, i piloti, gli assistenti di volo e i tecnici operativi.

Lufthansa non è interessata all’acquisto totale della compagnia aerea italiana, specialmente non la vuole così com’è ora. Vorrebbe una società meno densa, sostanzialmente ha lasciato intendere che i dipendenti di Alitalia sono troppi e da quella base non si può ripartire.

Resta il problema del personale, il governo difficilmente può accettare il licenziamento di 6 mila dipendenti con tutte le problematiche sociali che ne conseguono. I colloqui, però, ci sono e andranno avanti. L’idea di prendere più tempo deriva anche da questa trattativa.

Rimane la necessità di vendere Alitalia, che non produce utili, che è sempre più indebitata a carico dei contribuenti italiani, ma soprattutto che non è riuscita a risollevarsi dopo le varie cure adottate negli anni, dalla cordata italiana con Colaninno alla cessione del 49% di Etihad.

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