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Alitalia: giunte sette offerte, ci sono Lufthansa ed Easyjet

martedì 17 ottobre 2017, di Lorenzo Baldassarre

Il termine ultimo per presentare le offerte era ieri 16 ottobre e la compagnia italiana ha diramato una nota in cui dichiara che sono state 7 le offerte pervenute per Alitalia. Tra queste vi sono sicuramente quelle di Lufthansa, di Easyjet e Cerberus. La prima in pole position. A rischio 6 mila posti di lavoro.

Alitalia: presentate le offerte

La partecipazione di Lufthansa era scontata dopo le indiscrezioni sull’offerta da 500 milioni di euro per la rilevazione della sezione aviation (flotta, piloti, assistenti di volo e tecnici operativi), pubblicate dal Corriere della Sera.

Ryanair non figura fra le concorrenti, ma l’aspettativa di una sua presenza era piuttosto debole, considerando anche il travaglio che sta passando la compagnia irlandese in questo periodo.

Easyjet è stata in dubbio fino all’ultimo momento perché la compagnia low cost britannica è interessata solamente a una parte di Alitalia, la sua posizione verrà stabilita nei prossimi giorni, la priorità era entrare in gara, una sua uscita nel prossimo futuro è però considerata probabile.

La private equity americana Cerberus si è mostrata interessata e ha presentato una sua offerta. Essendo extracomunitaria, però, non può ambire alla maggioranza e molto probabilmente cercherà una partecipazione con Lufthansa, che è in pole position, o con un altro partner europeo.

I commissari ora dovranno decidere entro il 30 aprile 2018, data prorogata grazie al prestito del governo di altri 300 milioni, che sommati ai 600 iniziali, portano il totale a 900.

Alitalia: settore handling e aviation. 6 mila posti di lavoro a rischio

I tre commissari straordinari di Alitalia vorrebbero vendere l’intera quota societaria, ma nessun offerente ha mostrato interesse in tal senso. I due asset quindi che sono messi in vendita sono l’handling, ossia il personale di terra, e l’aviation, ovvero il personale di volo.

Mentre l’aviation non dovrebbe avere problemi nel passaggio di consegne da Alitalia verso una nuova società, il settore handling, che conta 6.000 persone, non può dire lo stesso.

Nessun offerente è interessato al personale di terra, considerato troppo grande ed esoso. Lufthansa ed EasyJet hanno espressamente parlato di una “Nuova Alitalia”, ma soprattutto di una compagnia “snella”, ergo con meno personale. Il governo ha rifiutato l’iniziale proposta di Lufthansa proprio per via dei 6mila licenziamenti che ne conseguirebbe.

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