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Agroalimentare Made in Italy: ancora il traino della nostra economia
mercoledì 18 settembre 2013, di
L’agroalimentare rappresenta da sempre uno degli elementi più importanti del paniere Made in Italy, vale a dire quel complesso di prodotti di qualità esportati nel mondo, che aiuta a sostenere l’economia del nostro Paese, e a promuovere l’immagine dell’Italia all’estero.
Istat, export agroalimentare +7%
A confermarlo sono anche i dati Istat sul commercio estero, che registrano un aumento del 7 per cento sull’export agroalimentare, contribuendo così sia a mantenere in ambito positivo le esportazioni nazionali (+0,2 per cento tra gennaio e luglio), sia a bilanciare il crollo della domanda interna (-4 per cento).
Esulta la Cia, Confederazione italiana agricoltori:
Solo a luglio le vendite oltreconfine dei prodotti freschi dell’agricoltura crescono del 10 per cento tendenziale, quelle dei prodotti alimentari del 6,9. Vuol dire quasi tre volte l’aumento medio dell’export, che si attesta al +3 per cento annuo. E tra i maggiori ‘traini’ delle esportazioni tricolori c’è sempre il vino con un incremento superiore al 9 per cento e vendite sui mercati globali che potrebbero toccare per la prima volta i 5 miliardi a fine anno, stabilendo un nuovo record storico.
Italia primato produzioni alimentari certificate
Grande successo anche per i prodotti di qualità certificata, ritenuti elementi chiave per consentire al settore agricolo di sfuggire alla crescente concorrenza di prezzo proveniente dai Paesi Emergenti e per valorizzare la produzione agroalimentare nazionale. Secondo i dati Istat emersi dal rapporto sui prodotti agroalimentari di qualità:
"L’Italia resta salda al comando della classifica europea delle produzioni certificate, che crescono a un ritmo sostenuto che non ha pari in nessun altro Paese Ue. Rispetto alle 248 certificazioni registrate dall’Istat al 31 dicembre 2012, lo Stivale ha guadagnato altri 7 riconoscimenti, toccando quota 255 denominazioni tra Dop, Igp e Stg".
Commenta la Cia:
Si tratta di un primato che conferma l’eccellenza dell’agroalimentare made in Italy rispetto ai nostri competitor piu’ forti. Francia e Spagna ci seguono, infatti, ma a notevole distanza: Parigi si ferma a 197 riconoscimenti e Madrid a 162. Ancora di più con la crisi economica, il segmento dei prodotti italiani certificati si dimostra fondamentale per la nostra economia, con un fatturato al consumo di 12 miliardi nel 2012, di cui più di un terzo (il 35 per cento) legato alle esportazioni. Un giro d’affari notevole, quindi, ma in grado di crescere molto di più: basterebbe da una parte potenziare gli strumenti di promozione e di marketing a sostegno delle nostre Dop e Igp ancora sconosciute e dall’altra intensificare la lotta alla contraffazione.
Agropirateria, perdite per oltre 60 mld di euro
Il settore si conferma dunque strategico per il rilancio dell’economia italiana, a patto che si intraprendano le azioni necessarie a tutelare il Made in Italy anche in campo agroalimentare. Come ricorda la Coldiretti, infatti:
La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy fa perdere all’Italia oltre 60 miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi. La lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese.