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Agevolazioni prima casa 2015, quando decadono? La Cassazione accoglie il ricorso dell’Agenzia delle entrate
mercoledì 11 marzo 2015, di
Agevolazioni prima casa, in questo 2015 si comincia con un importante avvertimento sulla loro possibile decadenza. Se, infatti, i benefici possibili per chi acquista la propria abitazione principale ormai li conosciamo bene, forse c’è meno chiarezza sulle possibili cause di decadenza dalle agevolazioni.
La sentenza della Corte di Cassazione
A dissipare alcuni dubbi, ci ha pensato ieri la Corte di Cassazione, depositando l’ordinanza n. 4800 in accoglimento di un ricorso da parte dell’Agenzia delle entrate. Nello specifico, è stato sancito che il contribuente è comunque tenuto a trasferire la propria residenza nell’immobile appena acquistato, entro 18 mesi, pena la decadenza dai benefici previsti sulla prima casa. A nulla è valso, infatti, addurre a parziale giustificazione del mancato trasferimento le lungaggini burocratiche dell’amministrazione che non ha concesso in tempi celeri le autorizzazioni necessarie per procedere alla ristrutturazione.
Le motivazioni e le conseguenze
Una sentenza probabilmente non rivoluzionaria, ma che comunque di per sé ha già ribaltato quanto sancito precedentemente dalla Commissione tributaria regionale del Veneto, che aveva ritenuto di annullare la revoca dei benefici. L’Agenzia delle entrate, dal canto suo, ha proseguito lungo l’iter giurisprudenziale e si è vista dare ragione dagli ermellini: le lungaggini burocratiche sono irrilevanti e non ostacolano il trasferimento nel Comune dov’è ubicato l’immobile oggetto di agevolazioni. Sono quindi state bocciate le motivazioni addotte dal contribuente, consolidando il principio secondo il quale il cambio di residenza è un requisito essenziale per ottenere le agevolazioni fiscali sulla prima casa.